#stiamoacasa: il sindaco di Uboldo non si stanca di ripeterlo
UBOLDO – Il sindaco di Uboldo, Luigi Clerici, si unisce al coro e rilancia l’appello del premier Giuseppe Conte e di Regione Lombardia, contro la diffusione del coronavirus. “Stiamo a casa!”
Ecco l’appello di Clerici agli uboldesi ed a tutti i cittadini italiani
Il premier Conte ha annunciato da poco che tutta l’Italia, da domani, dovrà attenersi alle restrizioni più rigide almeno sino al 3 aprile. Il numero dei decessi e dei contagiati é in crescita un po’ ovunque e c’è il timore che la situazione possa peggiorare ancora nei prossimi giorni. Non mi stancherò di dirvelo: bambini, ragazzi, adulti, anziani, stiamo a casa! Ognuno faccia la sua parte!
Evitiamo quanto più possibile di spostarci! E se dobbiamo farlo, che sia dovuto ad una necessità evidente!
In questo panorama pieno di criticità, vorrei ringraziare tutti i gestori delle attività di ristorazione e dei bar di Uboldo. Questa sera, da sopralluogo della polizia locale, tutti i locali hanno effettuato la chiusura alle 18. Grazie a nome di una comunità intera. I controlli continueranno costanti e saranno diffusi. Non dobbiamo abbassare la guardia. E non lo faremo.
Mi dicono, per esempio, che molti giovani nelle ore pomeridiane si uniscono in gruppi in alcuni luoghi del paese: evitiamo assembramenti di qualunque genere! La socialità é il primo canale di diffusione del virus, non dimenticatelo mai!
A domani.
Il vostro sindaco
In questa notte fra lunedì 9 e martedì 10 marzo, con il premier Conte che ha dovuto prendere il provvedimento forse più difficile della storia repubblicana dell’Italia, ogni mezz’ora su ilSaronno e per tutta la notte e sino alle 6 pubblicheremo gli appelli che ci sono arrivati e continuano ad arrivare per informare e chiedere ai cittadini di rispettare le regole. Ne va della salute di tutti noi.
Qui tutte le precauzioni e i comportamenti da tenere per contribuire ad arginare il coronavirus
10032020