Tradate: rilievi faunistici nel Parco Pineta
TRADATE – Sono partiti i rilievi faunistici nel Parco Pineta nell’ambito dei progetti In.Seeds, Greenscape e AlleLanza, che vogliono valorizzare e tutelare gli habitat naturali, prestando particolare attenzione anche alla sostenibilità sociale del territorio.
Uno degli obiettivi del progetto In.Seeds, infatti, è di ripristinare un paesaggio complesso e variegato, incrementando così le aree utili agli impollinatori e rafforzando le connessioni ecologiche. Si tratta di un intervento articolato che prevede innanzitutto l’eliminazione di specie esotiche invasive, ma anche la realizzazione di siepi e macchie di arbusti, nuovi prati stabili ricchi di specie, radure all’interno delle aree boscate e filari alberati. Questi interventi non solo diversificano il paesaggio incrementandone la biodiversità, ma aumentano anche la disponibilità di rifugi sicuri e risorse alimentari per la fauna. Il ritorno delle specie è favorito anche attraverso la piantumazione di filari di alberi che ricostituiranno le connessioni ecologiche tra aree forestali isolate. Inoltre, la creazione di prati ricchi di specie e con fioriture scalari, gestiti con tecniche specifiche per favorire non solo la produzione di fieno ma anche la conservazione naturalistica, renderà questi habitat fondamentali per numerosi impollinatori.
“Ma come capire se gli sforzi stanno dando i loro frutti? È la fauna stessa a dircelo! – spiegano dal Parco – Attraverso rilievi faunistici prima e dopo gli interventi si potrà valutare l’andamento della popolazione di ogni specie nelle aree interessate e quindi l’efficacia delle opere. I primi ad essere monitorati sono lepidotteri e bombi, ottimi bioindicatori della diversità dei prati e dell’impatto della gestione; maggio e giugno sono i mesi migliori per l’individuazione dell’avifauna, mentre ora è il periodo ideale per il rilievo dei chirotteri. I tecnici faunistici sono impegnati dall’inizio della bella stagione in un lavoro certosino di raccolta di preziosi dati che ci diranno come cambiano gli ecosistemi grazie agli interventi”.
(foto archivio)
15082024