Crisi, mozione di sfiducia in consiglio comunale ma… niente Sala Vanelli. Qui gli scenari
SARONNO – La data circolava ormai da alcuni giorni ma la sorpresa è la location. Il consiglio comunale in cui si discuterà la mozione di sfiducia a carico del sindaco Augusto Airoldi presentata dalle opposizioni è stato convocato per mercoledì 6 novembre alle 21.
QUI IL TESTO DELLA MOZIONE – QUI LE SPIEGAZIONI DELLE OPPOSIZIONI
Sorpresa invece per la location. Tutti immaginavano che il consiglio comunale sarebbe tornato nella rinnovata Sala Vanelli ed invece la convocazione è arrivata per l’auditorium Aldo Moro in viale Santuario. A livello di comunicazione ufficiale non è stato detto nulla ma in conferenza di capigruppo si è parlato dell’indisponibilità della sala per un convegno internazionale organizzato da Aimo che ha sede nell’ex Seminario dove si trova la Sala Vanelli e che per questo tipo di eventi utilizza anche lo spazio sede del consiglio comunale.
A sorpresa anche la nuova sede: le ultime sedute si sono tenute nella sala riunioni al primo piano del Municipio ma, forse ipotizzando la presenza di pubblico, si è preferito l’auditorium della scuola Aldo Moro in viale Santuario.
Ma qual è la situazione? Per sfiduciare il sindaco Augusto Airoldi servono 13 voti ossia le opposizioni (5 Lega, 4 Obiettivo Saronno, 1 Fi e 1 Fdi) e entrambi gli indipendenti (ossia Marta Gilli e Giuseppe Calderazzo).
Al momento i due indipendenti non hanno fatto trapelare nulla sulle loro posizioni: Giuseppe Calderazzo all’indomani del consiglio comunale in cui è stato respinto il bilancio consolidato ha spiegato di essere disponibile ad un appoggio esterno ma previo riconoscimento di propri diritti in consiglio comunale (creazione gruppo per permettergli di entrare in commissione) e una collaborazione e condivisione punto su punto solo su quanto già previsto dal programma elettorale. Negli ultimi giorni si sono tenuti dei momenti di confronto interno al M5s (a cui Calderazzo ha aderito dopo l’uscita dal Pd) e con la maggioranza. Si parla di una richiesta della presidenza del consiglio comunale a cui hanno fatto eco alcune dichiarazioni della civica Con Saronno che esprime la carica.
Per quanto riguarda Marta Gilli ha spiegato la sua scelta di votare contro al bilancio con un comunicato parlando di sfiducia per l’operato del sindaco ed ha lasciato la commissione Pgt per la mancata collaborazione del primo cittadino nella convocazione di una seduta per fare il punto della situazione.
Se i consiglieri indipendenti non si presenteranno o si asterranno (difficile pensare ad assenze nell’opposizione o di altre posizioni vista la firma apposta da tutti sulla mozione) la mozione non passerà.
Potrebbe però non essere la fine della crisi: il mancato voto alla sfiducia non vuol dire che la maggioranza abbia i numeri per approvare provvedimenti in consiglio comunale (a partire dal bilancio di previsione e il consolidato che va approvato entro fine anno) o anche solo per garantire il numero legale della seduta. La maggioranza anche contando il sindaco conta ad oggi 12 voti (sindaco, 5 Pd, 2 Tu@, 3 Saronno Civica, 1 Con Saronno) Interessante, dal punto di vista politico, sentire anche la presentazione della mozione (ad un mese dalla mancata approvazione del bilancio consolidato che ha fatto scoppiare la crisi) e soprattutto gli interventi della maggioranza.
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