Giudici onorari, Gadda: “Su ddl troppe criticità, Iv si astiene”
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ROMA – “Questo decreto non dà risposta alla grave situazione in cui versa il sistema della magistratura onoraria, ed è un problema perché questi professionisti non hanno il giusto riconoscimento per il loro lavoro e dall’altro ritardi e disservizi del sistema penalizzano imprese e cittadini”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso delle dichiarazioni di voto sul ddl sulla magistratura onoraria.
“Il provvedimento non fa nulla rispetto ai problemi cronici di organico, alla riorganizzazione dei carichi di lavoro, al potenziamento delle piattaforme e dotazioni informatiche, tutte situazioni che determinano continui disservizi. Il tentativo di arrivare a una maggiore regolamentazione del lavoro dei magistrati onorari si traduce in un sistema rigido che riduce la capacità di tali professionisti di organizzare adeguatamente il loro lavoro. Altro punto problematico è il regime delle retribuzioni e il trattamento previdenziale: un passo avanti c’è solo per coloro che optano per il regime di esclusività. Per gli altri che operano in regime di non esclusività, c’è una iniqua e inspiegabile penalizzazione. Altrettante criticità vanno rilevate sui limiti posti ai tempi di lavoro, sulla gestione delle ferie, sul sistema disciplinare. Insomma, come al solito il governo Meloni parla delle questioni che riguardano i nodi più seri dell’amministrazione della giustizia, producendo alla fine atti legislativi scarsi. Ci asterremo, auspicando che al Senato si possano sanare queste storture e che in legge di bilancio ci sia qualche risorsa in più per evitare il caos di una giustizia di prossimità come quella della magistratura onoraria”, ha concluso.