Lomazzo: la cocciniglia avvistata anche nel sud del Comasco e nel Parco del Lura
LOMAZZO – La presenza della cocciniglia Takahashia japonica è stata confermata anche nel sud della provincia di Como e nelle aree verdi del Parco del Lura. Lo segnala il Comune di Lomazzo, che rilancia l’approfondimento fornito dal Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia.
Questa specie esotica invasiva, pur non essendo dannosa per l’uomo o gli animali, può provocare disseccamenti dei rami nelle piante più deboli o sensibili, soprattutto in caso di infestazioni massicce. Attualmente non sono stati rilevati danni significativi, ma la situazione è tenuta sotto osservazione. La gestione dell’insetto risulta complessa: si conosce ancora poco della sua biologia, non esistono insetticidi specifici e l’utilizzo di fitofarmaci è fortemente limitato in ambito urbano. Gli ovisacchi della Takahashia japonica sono particolarmente resistenti e, una volta presenti, possono essere rimossi solo con la potatura mirata dei rami infestati. Gli interventi devono avvenire preferibilmente nelle fasi iniziali dell’infestazione, ovvero prima della schiusa delle uova, che avviene solitamente tra fine maggio e inizio giugno.
Per i trattamenti, si suggerisce un approccio integrato e sperimentale: oli minerali alla ripresa vegetativa, oli di neem o arancia durante l’estate, sali di potassio di acidi grassi, preparati microbiologici (come Lecanicillium lecanii) e trattamenti endoterapici, sebbene questi ultimi non siano ancora validati in modo definitivo contro questa specie. Il Servizio Fitosanitario ricorda che eventuali trattamenti chimici devono essere eseguiti solo in assenza di fioriture, per tutelare gli insetti impollinatori. Inoltre, in base ai prodotti utilizzati, può essere necessario il supporto di un tecnico abilitato.
Dal punto di vista biologico, si è osservata la presenza spontanea della coccinella Adalia bipunctata su piante infestate, ma al momento non esistono parassitoidi noti in grado di contrastare efficacemente la Takahashia japonica nel Nord Italia. Infine, si specifica che l’insetto non è classificato come organismo nocivo da quarantena, per cui non sono previsti interventi obbligatori da parte della Regione, che può comunque fornire supporto tecnico ai cittadini e ai comuni coinvolti.
Per approfondimenti e aggiornamenti, è possibile consultare il portale del Servizio Fitosanitario Regionale al seguente link:
https://www.fitosanitario.regione.lombardia.it
08062025