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SARONNO – MILANO – Condanna a quattro anni di reclusione per Luca Giuseppe Volontè, ex deputato dell’Udc e membro dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, finito alla sbarra con l’accusa di corruzione. A riportare la notizia lAnsa che riporta la tesi dell’accusa secondo cui Volontè “avrebbe abusato della propria funzione, ricevendo mezzo milione di euro da due esponenti politici azeri (ai quali è stata inflitta la stessa pena) per orientare il voto e ottenere la bocciatura di un rapporto sui prigionieri politici nella repubblica caucasica, a vantaggio del governo azero. La mazzetta contestata dai pm era di circa 2,4 milioni di euro, ma i giudici hanno assolto i tre per una somma consistente della stecca pari a oltre 1,8 milioni”.

Tutto è partito da alcuni controlli bancari: a suscitare l’attenzione delle autorità alcuni bonifici ricevuti da Volontè dal settembre 2008 al giugno 2013.

A dedicare un articolo alla vicenda anche il Fatto Quotidiano che ricostruisce la vicenda giudiziaria: “L’iter processuale della vicenda, avviata il 18 giugno 2016 con la richiesta di rinvio a giudizio per Volontè e i due funzionari azeri, ha avuto un percorso tortuoso con due udienze preliminari, altrettanti ricorsi per Cassazione e due dibattimenti separati. L’ex deputato dell’Udc è stato infatti assolto in primo grado dall’accusa di riciclaggio, su cui si è aperto già l’appello”.

(foto archivio)

11012021

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