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UBOLDO – Quarta puntata per l’Abc Xmas edition, la nuova rubrica natalizia de IlSaronno in compagnia dei sindaci del circondario. L’intervista dello scorso lunedì ha visto come ospite Luigi Clerici, sindaco di Uboldo. Si tratta di un riepilogo dell’anno appena trascorso, un bilancio finale di questo difficile 2020, ma anche per sbirciare verso progetti futuri e sull’anno a venire.

 Uboldo è stata tra le prime ad essere colpite in questa seconda ondata di Covid, colma di lutti. A cosa avete dato la priorità?

Prima di tutto, le condoglianze alle famiglie. Sono cittadini che muoiono senza una carezza o senza il conforto di una voce familiare, credo che anche questo sia il dramma nel dramma.
Abbiamo attivato subito l’unità di crisi, di cui fa parte anche un medico, il consigliere Greco, che ringrazio. Un grazie va anche alla Caritas, Sos, protezione civile – che hanno contribuito a distribuire i dispositivi di protezione quando erano introvabili. Anche per la consegna dei farmaci e spesa a domicilio, è un lavoro duro.
La prima ondata ci ha risparmiato. Da ottobre è stata una escalation: ad oggi abbiamo avuto 635 dispositivi totali; attualmente 47 sono in quarantena.
Abbiamo chiamato tutti i casi segnalati: volevamo essere vicini ai cittadini.

Qual è lo stato della Casa dei Talenti? 

Dopo la consegna anticipata dell’associazione Uboldo Arte l’anno scorso, siamo intervenuti per adeguare gli impianti. Ci siamo accorti che s’infiltrava l’acqua piovana dai terrazzini, quindi abbiamo agito anche in questo senso. Al momento, abbiamo deciso di tenere gli spazi a disposizione della scuola primaria, in caso dovessero essere utili altri spazi per garantire il distanziamento sociale. Nel frattempo, l’abbiamo attrezzata per la vaccinazione anti-influenzale: era attrezzata per tre settimane, ma dopo una sola settimana erano finiti i vaccini – una grande pecca della sanità lombarda.
Nel 2021, sperando la pandemia sia conclusa, abbiamo intenzione di dedicare lo spazio ad un luogo di aggregazione sociale e culturale.

Quali cantieri sono ancora aperti? Quali sono in programma?

Abbiamo già parlato dei lavori della Talent House, ora ultimati. Stiamo procedendo ai lavori in via Cerro e via Tognoni: si tratta di un’opera di asfaltature di tutto il piazzale, erano opere che venivano rimandate dagli anni Novanta.
E’ in atto la riqualificazione di un parcheggio in via Dell’Acqua, attualmente sterrato.
Abbiamo già in atto la riqualificazione dell’impianto energetico di tutto l’asilo Aquilone; finito “l’anno scolastico” procederemo alla sostituzione dei serramenti, l’isolamento delle pareti e l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Quella struttura, a settembre, sarà di consumo quasi zero. E’ un inizio, vogliamo procedere in questa direzione.
ABbiamo partecipato ad un bando per la riqualificazione di tutto il centro sportivo: vogliamo installare l’impianto fotovoltaico, sustituiremo la caldaia, agganceremo il fontanile per il riutilizzo dell’acqua, con l’implementazione del giardino botanico e il ripavimentazione del Percorso Vitae.

Il tema che tiene banco in questo periodo è il tema delle infrazioni nelle scuole, che provvedimenti state prendendo?

Purtroppo è un tema che riguarda anche i comuni limitrofi: per tre notti di fila sono entrati nelle scuole. Non c’è stato un grande scasso, certo è che le nostre scuole hanno serramenti molto vecchi, basta poco per forzarli. Abbiamo incaricato un fabbro per sostituire tutte le serrature, abbiamo messo chiavistelli e fermaporte. Uno di loro si è fatto male e ha lasciato giù del sangue – abbiamo, quindi, provveduto a sanificare l’ambiente; in generale abbiamo risanificato tutte le scuole.
Metteremo delle telecamere nell’asilo, nella scuola di via 20 settembre e di via Ceriani, così da avere tutto sotto controllo.

Parlando di sicurezza: sul fronte dello spaccio nelle aree periferiche e boschive, che, in realtà, caratterizza tutto il Saronnese, ci saranno investimenti particolari?

Nel tessuto urbano consolidato abbiamo messo telecamere, spostando lo spaccio nei boschi – dove non è facile debellare questo mercato. Se questo mercato esiste è perché qualcuno è cliente. E’ un problema che coinvolge molti aspetti e non è nuovo: sin dagli anni Settanta, chi voleva, sapeva dove andare. Se ad Uboldo li vediamo nei boschi, a Saronno li si vede in stazione – di boschi, lì, non ce n’è.

Un tema che condividi con Origgio: i furgoni dei corrieri. Avete adottato il sistema delle zone disco per due ore; sta funzionando?

Negli scorsi mesi è stata molto invasiva la cosa: quando trasformi il tuo territorio per permettere una logistica di quel peso, devi mettere in conto anche i parcheggi. Metteremo, dove loro si fermano, il divieto di sosta per tre ore. Lo ha fatto Origgio e ha spostato il problema su Uboldo, lo farà Uboldo e lo sposterà da un altra parte; secondo me, è un problema che va risolto alla radice. Con il sindaco di Origgio e il comandante dei vigili abbiamo convocato un responsabile di Amazon, mostrando i filmati degli scambi tra un furgone all’altro. Loro ritengono che non siano loro furgoni: vero, ci sono contratti con cinque o sei società che, però,  usano i mezzi per consegnare i loro prodotti. Amazon ha chiesto una modifica edilizia per avere un parcheggio multipiano vicino a loro. Nel frattempo, il problema deve essere risolto in altro modo; siamo anche pronti ad andare dal prefetto.

Filo rosso di queste interviste: l’ospedale di Saronno. C’è un appello per il ritorno dei reparti. Uboldo ci sarà?

Noi ci siederemo al tavolo. Secondo noi non è indispendabile solo per il Saronnese, ma anche per l’est della Monza-Brianza o nel basso comasco. Dobbiamo alzare la voce, pretendere che quei soldi promessi arrivino anche per finanziare la assunzioni.
Sarà un centro diurno? Un grande pronto soccorso? Mi sembra un po’ poco per tutto ciò che gravita intorno a Saronno.

Domanda natalizia: cosa metti sotto l’albero degli uboldesi?

Non solo agli uboldesi, ma a tutti, che questa situazione con il Covid finisca presto. Ai miei concittadini in terapia, una pronta guarigione; auguro che ritorni la serenità della normalità, che non si perdano posti di lavoro perché il lavoro è dignità. Infine, auguro un buon fine anno e fiducia nella scienza umana, che ha la capacità di sconfiggere questo male inatteso.

29122020

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