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SARONNO – Tra i grandi meriti di Augusto Reina, imprenditore saronnese scomparso ieri all’età di ottant’anni, è stata la capacità di costruire un impero mondiale nel settore degli alcolici. Non solo sfruttando le potenzialità del marketing e della pubblicità ha reso il Disaronno il liquore più bevuto al mondo ma ha saputo recuperare storici marca (recentemente Aurum e Zucca) ma anche conquistando il mercato cinese.

Basti dire che ad un’ora di auto dalla mausoleo del primo imperatore cinese Qin Shi Huang Di (noto per l’esercito di terracotta che vi è stato rinvenuto) è stato inaugurato nel 2015 Chateau Changyu Reina Shaanxi.  E’ una vigna con una delle cantine più grandi asiatiche che è stata intitolata ad Augusto Reina, come sorpresa all’imprenditore saronnese che troneggia in una maxifoto all’ingresso.

Situato nell’ex capitale della dinastia Qin, Xiangyang, il Chateau Reina è il sesto castello aperto da Changyu, la più antica e importante azienda vinicola cinese. Changyu ha scelto Augusto Reina, amministratore delegato Illva Saronno Holding, maggiore azionista dell’azienda cinese, per rappresentare la nuova proprietà: una decisione che sottolinea la sinergia tra le due storiche società sinonimo di qualità a livello mondiale.

Il castello, costruito in stile italiano, è circondato da 73 ettari di vigne, dalle quali ci si aspetta una produzione di vini d’eccellenza per 3.000 tonnellate. All’interno sorge un importante centro di produzione vinicola, mentre nel seminterrato si estende la più grande cantina del continente asiatico (15.800 mq), all’interno della quale possono essere stoccate fino a 150.000 botti in legno. Queste botti sono realizzate con 20 varietà di legno differenti, fatte arrivare in Cina da tutto il mondo.

Reina si è recato diverse volte in Cina e al Chateau e tutti i dirigenti cinesi ne ricordano con piacere la competenza e la simpatia “anche a tavola”.











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