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SARONNO / CERIANO LAGHETTO – Sono tornate le minacce di morte al vicesindaco ed assessore alla Sicurezza di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo, da sempre in prima linea contro lo spaccio di droga nei boschi attorno alla linea ferroviaria Saronno-Seregno. Ora che una serie di interventi delle forze dell’ordine hanno consentito di assicurare alla giustizia o comunque allontanare i pusher, si sta procedendo ad una colossale opera di bonifica di quelle aree, nella vegetazione e sotto terra sono state trovate armi bianche, telefonini, anche computer e pure qualche bustina con la droga, abbandonata.

Con polizia locale e volontari del Gst, il Gruppo di supporto territoriale, c’è sempre anche Cattaneo al quale spacciatori o tossicodipendenti che fossero hanno voluto dedicare un “pensiero”, era già successo altre volte, in questo caso scrivendo “Dante è morto” su un cartello stradale. Una minaccia che non ha spentato Cattaneo, che anzi si è fatto una foto ricordo: “Dopo i blitz e gli arresti di inizio febbraio da parte dei carabinieri, al quale vanno i nostri migliori auguri per i 206 anni di storia dell’Arma, il Parco delle Groane qui è rinato. Qualcuno ci è rimasto male ed è ricomparsa un’altra scritta, “Dante è morto”, ma qui l’unica cosa che è morta è l’attività di spaccio di eroina! W la legalità” dice il vicesindaco.

11062020

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