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CERIANO LAGHETTO – SARONNO – Lo scorso fine settimana ha visto rinnovare l’ormai tradizionale impegno per i volontari di associazioni e gruppi che hanno battuto macchie erbose come zone boscose a ridosso della tratta ferroviaria Saronno-Seregno di Trenord.
Si tratta di un’area vasta che serpeggia allungandosi accanto il tratto ferroviario compreso tra la Cascina Colombara – quartiere periferico a cavallo tra Saronno e Solaro – fino ad arrivare a Ceriano Laghetto. La zona è divisa tra le province di Varese per la città di Saronno, Milano per Solaro e Monza e Brianza per Ceriano Laghetto, un particolare che aumenta le difficoltà gestionali a livello della sfera pubblica.
Oltre alle particolarità elencate, l’area è da tempo divenuta punto d’incontro tra domanda e offerta di sostanze stupefacenti: i “pusher” che sostano in accampamenti di fortuna diventano meta del pellegrinaggio dei tossicodipendenti che arrivano da tutta la regione e oltre, in buona parte utilizzando proprio il trasporto pubblico. Di sfondo allo spaccio, boschi e aree verdi divengono discarica a cielo aperto di resti alimentari, falò spenti, oggetti di possibile provenienza furtiva come biciclette, rifiuti di vario genere, fino alle siringhe usate.
Obbiettivo primario dei cittadini è stata la pulizia delle aree e, in seconda, creando movimento “buono” si è fatta un’azione di disturbo sullo smercio illegale e ciò che gli gravita attorno, allontanando così spacciatori e clienti.
Tra i volontari erano presenti anche il sindaco di Ceriano Laghetto, Roberto Crippa, e il vicesindaco nonchè coordinatore dei sindaco lombardi della Lega, Dante Cattaneo.
“Anche questa volta – commenta Crippa – abbiamo recuperato quintali di rifiuti, ce n’erano anche di pericolosi, comprese delle bombole del gas! Oltre a bici, tavoli, tende, sacchi a pelo, anche pentole e posate. Grazie ai giovani del gruppo della Lega Brianza ed a tutti i volontari che hanno prestato il loro tempo per questa battaglia contro il degrado!”.
I rifiuti raccolti sono stati smistati per poter essere smaltiti dalla nettezza urbana.
“Le nostre aree boschive, ed in particolare quelle del Parco Groane, sono un “sito di interesse comunitario – dichiara Cattaneo – ma sulla carta in realtà siamo di fronte ad una cloaca a cielo aperto. Non posso che ribadire quel che dico sempre, liberiamo questo territorio, subito restituendolo ai cittadini che così non ne possono fruire”.

27012020

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