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CISLAGO – Riceviamo e pubblichiamo un estratto della nota di Cristiano Fagioli in merito alla presa di posizione di Vivicislago sulle dimissione dell’assessore al progresso Marzia Campanella che ha lasciato anche il consiglio comunale.

L’ Amministrazione Cartabia è composta da esponenti politici di più fazioni che delineano, rappresentano e configurano il centrodestra unito in ambito territoriale. La costituzione di gruppi divisi di maggioranza è stata una logica perseguita per porre in risalto i singoli rappresentanti di partito, il proprio operato e la condivisione di iniziative nella realtà amministrativa. Correva l’anno 2016 quando questa avventura ebbe inizio e fino agli inizi del 2017 il nuovo gruppo di maggioranza ha avuto alcune difficoltà dovute soprattutto all’inesperenzia.

Nel corso del tempo, affinate e individuate le problematiche, tutti si sono adoperati per dare il proprio contributo ad una causa comune volta a soddisfare il consenso ricevuto dai cittadini sancito nel giugno 2016. La volontà, la coerenza nell’intraprendere tutti i percorsi possibili per portare benefici, servizi e migliorie su tutto il territorio a giovamento di tutti i cittadini è ciò che ci ha sempre spronato e contraddistinto. Non per niente le pagine del periodico trimestrale comunale sono la prova della nostra operosità, del nostro impegno e della nostra caparbietà. Ricordo a tutti che 10 anni di governo di coloro che ora occupano i banchi dell’opposizione hanno posto in evidenza solo una capacità amministrativa ordinaria.

Come nelle buone famiglie, saper gestire la parte economica e pagare regolarmente le bollette di gas, luce e acqua è il principio per essere considerati dei buoni curatori degli interessi in comune. Con il nostro avvento si sono aperte nuove realtà in ambito amministrativo , nuovi mondi, si è dato vita alla macchina comunale, si sono incentivate le pratiche nei singoli uffici, sono pervenuti fondi dalla partecipazione ai bandi regionali e si è ovviato e posto rimedio a problematiche mai sapute risolvere dai precedenti amministratori.
Si parte falla sistemazione e messa a norma degli edifici scolastici, alle riqualificazioni delle palestre, al ripristino strutturale ed energetico di villa Isacchi, agli interventi realizzati all’Auditorium, al miglioramento del sistema viabilistico, che ha portato allo sviluppo di due rotatorie disposte sull’asse della più importante arteria stradale del territorio consentendo un risparmio di 60.000 euro pervenuto dalla partecipazione di un bando regionale e non da meno, ha risolto il problema della messa in sicurezza della rotatoria che porta al presidio dei medici di base, costretti a delocalizzare la propria sede senza aver avuto un aiuto concreto da parte dei vecchi amministratori, sia in termini economici, sia in termini di sicurezza e accessibilità da parte dei cittadini.
Il fiore all’occhiello di tutto ciò sono la riqualificazione (messa a norma) del vecchio centro sportivo e la realizzazione del nuovo centro sportivo, progetto che ha visto la luce (ultimato) grazie agli attuali amministratori, capaci di far pervenire ed eseguire le opere di compensazione previste dagli accordi con Società Pedemontana e Regione Lombardia, ricordando che se fosse stato per i vecchi amministratori era ancora in corso una causa in tribunale. Questa è la politica del “fare”, la politica di coloro che considerano l’operato della macchina amministrativa che gestiscono come la propria famiglia.
In altri contesti si può scrivere ciò che si vuole ma è l’operato che ci contraddistingue, tutto il resto è un gran “cicerare”, chiacchierare e parlare a vuoto. La capacità oratoria non potrà mai sostituire ciò che di concreto e visibile è posto alla luce degli occhi di tutti i cittadini. Chi si è reso conto negli ultimi anni del nostro operato non può che ritenersi soddisfatto, fermo restando che bisogna sempre progredire e migliorare.
Al contrario, chi continuamente ha cercato di coinvolgerci in teatrini nell’ambito dei consigli comunali, sono gli stessi che del loro operato possono solo lasciare tracce di un gran vociare ma di concreto e visibile non resta che il nulla più assoluto.
In merito alla condivisione di intenti, alla collaborazione tanto acclamata, posso solo dire che aspetto ancora da Novembre 2019 un incontro con i capigruppo per confrontarci e perfezionare regolarmenti approvati e di nuova concezione. (SALE PUBBLICHE DA GIOCO-N. O. A. V.). Il capogruppo di Vivicislago si aveva assicurato che dopo le festività natalizie ci saremmo incontrati per concretizzare quanto convenuto in altre occasioni manifestando spirito collaborativo. Siamo quasi a Maggio e nessuno l’ha più sentita.
Ne deduco che le parole condivisione e collaborazione, sempre tanto enunciate, sono solo espresse per i propri interessi, i propri scopi.
Gli scopi propri, esatto!

Ricordo che la convocazione di un Consiglio Comunale previsto per le ore 18.00 di un giorno feriale ha destato scalpore pur essendo indetto nei termini di regolamento previsti. Tutto ciò ha suscitato le ire di una parte delle opposizioni perché considerato in orario lavorativo e pertanto i cittadini non avrebbero potuto presenziare, sottolineando inoltre che era necessario un permesso per assentarsi anticipatamente dal lavoro che gravava sulle casse dell’ente comunale.
Morale: non si sono presentati contravvenendo al loro dovere istituzionale. (…)

Non mi dilungo oltre, anche se potrei scrivere per ore, lascio spazio alle ripetute ire isteriche dell’opposizione perché di fronte alla verità non possono far altro che dar fiato alle trombe richiedendo una nuova fornitura di una nota marca di gastroprotettore.

P. S.
Le dimissioni di Marzia Campanella nulla hanno a che vedere con l’operato di questa Amministrazione, sono state inoltrate per motivi personali che riguardano la sfera della vita privata.
Altresì, mi fa specie leggere l’augurio delle opposizioni rivolto all’assessore dimissionario per intraprendere un nuovo cammino. E’ forse la prima volta che la omaggiano. (sogno o son desto)?
La politica è spesso la causa di dissapori, contrasti e prese di posizione, talvolta le problematiche personali non conciliano con il lavoro in un contesto pubblico amministrativo e tutto ciò può portare ad incomprensioni e sviluppi inattesi che in particolari stati d’animo danno vita a conclusioni affrettate.
Auguro a titolo personale un futuro roseo e radioso a Marzia Campanella ringraziandola per il proprio operato.

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