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CISLAGO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del consigliere comunale Luciano Lista (civica “Un’Idea per Cislago”) sulla crisi di maggioranza e sugli ultimi movimentati episodi in consiglio comunale.

Carissime concittadine e carissimi concittadini, siamo giunti ai titoli di coda dell’amministrazione Cartabia. Nell’ormai lontano 2016, Cislago votò un cambiamento radicale nella gestione del bene comune. Si, proprio così, seppur di misura, la Cartabia list vinse le elezioni amministrative. Dopo poco più di un anno dall’insediamento, il più votato del consiglio e vicesindaco in carica, affidò a una lunga lettera le sue dimissioni da Vicesindaco e annunciò l’uscita dalla maggioranza, denunciando la distanza abissale sotto il profilo culturale, amministrativo e umano che lo divideva dal resto della maggioranza.
Dopo tre anni da quella lettera, che in tanti criticarono, oggi si palesano quelle differenze. Oggi si palesano i dissidi interni, le liti, gli insulti, il basso livello in cui questa maggioranza si è logorata, arrivando a mettere in piazza la scarsa considerazione che ognuno di loro ha per l’altro.
Dopo le dimissioni dell’assessore Campanella, anche da consigliere comunale, il primo dei non eletti non ha accettato di entrare in consiglio, e la consigliera Bianco ha accettato passando subito all’opposizione, non riconoscendosi più in quel gruppo col quale fece la campagna elettorale.
Oggi, in consiglio comunale, Cartabia ha una maggioranza davvero risicata, è il suo voto a fare la differenza, infatti i consiglieri di maggioranza sono sei e sono sei anche quelli di minoranza.
Nell’ultimo consiglio comunale del 3 maggio 2020, purtroppo per il sindaco, il suo voto non è bastato a fare la differenza, sono stati ritirati tre punti all’ordine del giorno che lui stesso aveva inserito e addirittura su un punto è rimasto solo a votare contro il ritiro.
Sono volati anche gli stracci tra i banchi della maggioranza, il consiglio è stato sospeso più di una volta, ma all’ultima sospensione, si è consumato il peggiore spettacolo degli ultimi quattro anni. Il sindaco Cartabia, sommo geometra e capufficio, ha letteralmente coperto di insulti il vicesindaco, che tornata al suo posto è scoppiata in lacrime. Non sono le prime lacrime, sono anni che le versa, ma continua a rimanere seduta al suo posto.
Una donna dal carattere controverso, in prima linea nelle manifestazioni pubbliche contro la violenza sulle donne, ma continua a porgere l’altra guancia agli insulti del sindaco, rimanendo ovviamente seduta sulla poltroncina da vicesindaco, in lacrime.
Oltre a essere vicesindaco è soprattutto assessore ai servizi sociali e allo sport, sarà ricordata da tutti per le grandi innovazioni che portano la sua firma, sia in ambito sportivo che socio-assistenziale.
Scommetto che ogni lettore è in grado di ricordare i tratti salienti dell’azione amministrativa e politica di Chiara Broli, che oltre ad aver fatto una carriera lampante, dopo un anno da assessore è diventata subito Vicesindaco, ha trasformato Cislago in un paese all’avanguardia nello sport, facendolo divenire talmente attrattivo da creare liste di attesa chilometriche di giovani sportivi provenienti da tutto il circondario.
Per non parlare dei servizi sociali, in questo settore è stata davvero una pietra miliare, ha impresso un cambio di rotta rispetto agli anni precedenti, al punto che gli altri Comuni hanno iniziato a chiedere e copiare i provvedimenti che portano la sua firma.
L’amministrazione Cartabia nel 2019 ha aumentato tutte le tasse comunali e non ha speso i soldi di cui disponeva, avanzando milioni di euro che non potranno più essere spesi.
Abbiamo chiesto di prevedere aiuti alle partite iva messe a dura prova dalle restrizioni COVID19, ci hanno risposto che non ci sono soldi. La verità è che non sono capaci di farlo.

09062020

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