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CISLAGO – La porta chiusa non è bastata a contenere i toni accesi della discussione tra sindaco Gianluigi Cartabia ed alcuni esponenti di Giunta e maggioranza tanto che, è facile ipotizzare, che il confronto sul ritiro del punto dell’ordine del giorno dedicato alla convezione tra Comune e scuola materna parrocchiale possa avere strascichi politici.

Ma partiamo dall’inizio.Uno dei momenti più movimentati del lungo consiglio comunale di mercoledì sera è stata la discussione della convenzione con la parrocchia Santa Maria Assunta per il servizio di scuola dell’infanzia. Il sindaco Gianluigi Cartabia, che ha le deleghe all’Istruzione dopo le dimissioni dell’assessore alla partita Marzia Campanella, ha illustrato gli oltre 300 mila euro messi a disposizione della scuola parametrati in base alle classi create.

Il gruppo d’opposizione Vivicislago ha fatto un’appassionato intervento con Romina Codignoni chiedendo che il punto fosse ritirato in modo da parlare nuovamente con l’istituto alla luce dell’emergenza coronavirus per valutare eventuale modifiche ed eventuali nuove necessità della scuola materna.

La risposta del sindaco è stata in prima battuta negativa ma poi si è avvicinato il vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali Chiara Broli e dopo un primo, ma già vivace, confronto tra i due, è stata richiesta una sospensione. Poco per volta l’intera maggioranza, ad eccezione del consigliere Cristiano Fagioli, ha raggiunto il primo cittadino.

Nella pausa le urla del sindaco si sono sentite chiaramente nella sala tanto che al rientro la consigliere di minoranza Debora Pacchioni si è sentita in dovere di intervenire: “Chiedo scusa io anche se dovrebbe farlo il sindaco per quello che abbiamo sentito nei confronti di una donna e di un consigliere comunale”.

L’epilogo? Il punto è stato ritirato con un voto contrario ed uno astenuto ma il volto teso del sindaco e quello provato della vice Broli fanno pensare che la vicenda sia tutt’altro che conclusa.

 

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