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CISLAGO – Probabilmente il gran finale non è ancora arrivato ma certo siamo in una fase cruciale delle vicissitudini della maggioranza di centrodestra a Cislago.

Domani alle 12 in consiglio comunale si terrà la surroga del dimissionario consigliere comunale Valentina Melis (Fi). Al suo posto entrerà il leghista Corrado Grimoldi. Ma quali saranno gli equilibri in consiglio? Cosa faranno le minoranze? Facciamo il punto della situazione.

QUI IL RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
QUI L’EXCURSUS STORICO DEL CONSIGLIO COMUNALE

CRUCIALE SARA’ LA SCELTA DELL’EX VICESINDACO BROLI
Con l’ingresso di Grimoldi, il sindaco leghista Gianluigi Cartabia può, sulla carta, contare su 7 voti contro i 6 delle minoranze. Sulla carta perchè la tenuta della maggioranza dipende dalle scelte di Chiara Broli. L’ex vicesindaco ha lasciato la Giunta e il suo incarico di assessore ai Servizi Sociali ma non il suo incarico di consigliere comunale. Se dovesse passare all’opposizione Cartabia non avrebbe più una maggioranza.

L’OPZIONE LISTA: IL RITORNO DELL’EX
In questo caso il primo cittadino dovrebbe trovare un sostegno esterno alla sua coalizione che potrebbe arrivare dalla lista civica Un’idea per Cislago che è nata proprio dall’uscita nel 2017 dell’ex vicesindaco Luciano Lista. Due le strade quello di un sostegno esterno, provvedimento per provvedimento, o quello di un ingresso nella compagni di maggioranza. Sarebbe un ritorno in squadra un pò insolito, visti i duri attacchi che Lista ha riservato alla maggioranza e al sindaco anche negli ultimi giorni, ma certo potrebbe far quadrare qualche casella anche in Giunta. Con Lista potrebbe tornare anche Elisa Bianco, eletta nelle fila della maggioranza e passata all’opposizione appena entrata in consiglio comunale che potrebbe ambire a diventare assessore con Elisabetta Turconi (anche lei tentata da un passaggio all’opposizione ma poi rimasta in casa Lega forse proprio con la prospettiva di un ingresso in Giunta).

E vissero tutti felici e contenti? Non proprio. Primo perchè nel centrodestra l’alleanza, più o meno forte con Lista, non piace proprio a tutti. Per la verità di farebbe prima a dire a chi piace perchè tra esponenti del gruppo misto, FdI, Fi e leghisti l’elenco degli scontenti è davvero lungo.

EQUILIBRI DI GIUNTA
Ma non c’è solo il problema del figliol prodigo che torna a casa. Da sciogliere c’è anche l’aspetto deleghe di Giunta. I posti vacanti in Giunta spetterebbero, almeno in parte e sulla carta anche al gruppo misto. Già dopo le dimissioni di Campanella, FdI ha dichiarato pubblicamente di rinunciare al posto che gli spettava per far fronte alle esigenze di coalizione e considerando che ad inizio mandato Fi contava su due assessori con vicesindaco ed ora è rimasta ad uno qualche rivendicazione potrebbe arrivare anche dagli azzurri. Rivendicazioni legittime ma di cui la Lega non vuol sentir parlare tanto da puntare direttamente su Elisabetta Turconi. E che dire di Lista? Sarebbe legittimo da parte sua voler tornare in Giunta visto il peso determinate sulla lista civica avrebbe per mantenere la maggioranza ma per farlo si dovrebbe dire addio l’assessore leghista Luca Dosso (scelta difficilmente ipotizzabile) o il forzista Fabio Paticella la cui uscita farebbe sparire Forza Italia dalla compagine governativa con inevitabili ripercussioni anche nel resto del Saronnese (leggi Origgio e Saronno)

Ma c’è l’ultima domanda che più di tutte anima il dibattito: considerando che la primavera prossima si andrà al voto i cislaghesi capiranno e apprezzeranno questi equilibrismi per portare a termine il mandato?

(foto archivio)

12062020

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