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GERENZANO – Dopo le critiche della lista d’opposizione “Borghi sindaco” per il forte calo dell’utile della farmacia comunale, da circa 50 mila euro a meno di 4000 euro, la replica del gruppo politico di maggioranza, Insieme e libertà per Gerenzano.

Le esternazioni di biasimo della lista Cristiano Borghi Sindaco circa il bilancio previsionale 2022 della farmacia comunale non ci stupiscono. E come potrebbero? D’altra parte, sebbene in occasione del consiglio comunale del 27 dicembre scorso la composizione del bilancio sia stata esposta con sufficiente chiarezza, è evidente che si faccia finta di non comprenderla o, peggio ancora, non la si comprenda per davvero!Per spiegarci meglio vogliamo prendere ad esempio i numeri del bilancio previsionale 2011 approvato dall’allora maggioranza leghista, di cui Cristiano Borghi era da quasi un ventennio assessore.

Pensando di aver fatto gran cosa nel trasferire la farmacia comunale dai locali storici a quelli in prossimità del Municipio, pagando anticipatamente 14 anni di affitto, i nostri soloni della politica avevano azzardato un preventivo di ben 1’290’000 euro, mentre la realtà ha poi restituito un consuntivo per lo stesso esercizio di 1’136’949 euro. Oltre 150’000 euro di errore. Questo risultato malamente stimato, ricordiamo, era stato valutato in un frangente di assoluta stabilità e ben diverso dall’attuale: con due sole farmacie a dividersi da decenni la pianta organica e in assenza di una situazione straordinaria come quella delle restrizioni imposte dal governo in occasione della pandemia. Nonostante l’anno favorevole l’utile del 2011 fu di soli 11.252 euro! Ora le farmacie presenti a Gerenzano sono tre (tra cui la 24h) e a queste bisogna aggiungere la parafarmacia al supermercato Tigros; in più, nel corso degli ultimi anni si è dovuta registrare una contrazione nella remunerazione dei farmaci e una maggior diffusione del generico. In queste condizioni sono immaginabili una tenuta o un aumento del fatturato? Per la Lista Cristiano Borghi sindaco, evidentemente sì. In realtà i bilanci di previsione non si redigono con operazioni di fantasia: in assenza di informazioni certe (o quantomeno presunte) di spese e ricavi per importi rilevanti, vengono elaborati utilizzando gli ultimi (e unici!) dati disponibili, ovvero quelli a consuntivo dell’esercizio precedente interpolati con i dati delle vendite disponibili al 30 di giugno dell’anno in corso. Nel caso della farmacia comunale parliamo di un consuntivo 2020 di 1’047’275 euro e di una situazione a metà 2021 di 398’114 euro. Questi risultati – è stato ben chiarito in più occasioni – sono stati segnati duramente da diversi importanti fattori: il periodo di lock-down, i lavori di riqualificazione stradale del centro paese, l’aumentata presenza della concorrenza e le attività di trasloco, nuova-vecchia sede. L’attenta disamina del previsionale 2022 da parte di Cristiano Borghi trascura inoltre una voce che inciderà per certo sull’utile netto, ovvero oltre 26’000 euro di ammortamenti relativi ai lavori di rinnovamento della sede (dati certi!). Per Bacco, che svista. Il margine operativo lordo (Mol) resta infatti stimato superiore al 30%, ed in linea con i valori storici della farmacia: l’azienda è sana e continua a produrre ricchezza.

Per quanto riguarda la polemica sui tamponi, ammesso e non concesso che si tratti di un servizio altamente remunerativo per la farmacia (servono comunque delle risorse dedicate, esistono costi di smaltimento dei tamponi) segnaliamo che l’argomento è stato ampiamente discusso tra direttore e CdA, con anche il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale. Ad oggi, con il personale ridotto a causa della inattesa mancanza di un terzo farmacista part-time (bando di assunzione andato deserto) il servizio dei tamponi arrecherebbe inevitabilmente un rallentamento al normale servizio di vendita dei farmaci e degli altri servizi forniti gratuitamente alla clientela, per cui si è deciso di dare priorità alla stabilizzazione dell’organico, indicendo un nuovo concorso per l’assunzione di un farmacista a 30 ore/settimana. Tra pochi mesi, se le condizioni lo permetteranno e la richiesta di tamponi rimarrà ancora elevata, allora il servizio verrà preso nuovamente in considerazione e messo a disposizione della cittadinanza.Ora, alla luce di quanto esposto ed evidente agli occhi di tutti, la richiesta di dimissioni del CdA della farmacia vomunale risulta quantomai insolente ed inopportuna, e per questo la rimandiamo al mittente: si dimetta Cristiano Borghi dal consiglio comunale, perché ancora una volta ha dimostrato di saper solo gettare fumo negli occhi dei gerenzanesi, forse nella speranza di poterne trarre un qualche vantaggio elettorale in vista delle prossime elezioni comunali. O tempora, o mores! Comunque anche in farmacia comunale possono essere acquistati i tamponi rapidi.

02022022

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