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SARONNO – Per la prima volta, dopo il lockdown, il sipario del Teatro Giuditta Pasta di Saronno torna ad alzarsi.

L’onore di riprendere le attività di spettacolo spetta al grandissimo Fabio Treves che celebra sul palco 70 anni di una vita dedicata al blues.

Il Puma di Lambrate racconta di sé stesso e della sua band, la “Treves Blues Band” che di anni invece ne ha “45”. È nata nel 1974, e questa si può considerare anche la data di nascita del blues in Italia. Perché prima di Fabio Treves e della sua band, da noi la maggioranza confondeva ancora il «blues, la madre» con il «figlio, il jazz». Dice Fabio Treves “Prima di noi il blues in Italia non esisteva”.

Una musica che parte dalle piantagioni di cotone e dai ghetti neri americani, per arrivare fino all’ultimo borgo della provincia italica. «Perché il blues è contaminazione e noi bluesman veri andiamo a suonare ovunque ci chiamino. Io ho portato la mia armonica sul tetto dell’Istituto dei tumori di Milano, fino all’ultimo carcere del Sud. La passione e l’emozione che dai e che ricevi deve essere sempre la stessa, intensa, forte, ma soprattutto vera».

I suoi concerti sono un viaggio nella storia di questa musica, dai primi canti di lavoro a quello arcaico e campagnolo, dal blues elettrico di Chicago a quello più moderno.

I biglietti sono ancora disponibili e si possono acquistare solo online sul sito del teatro.

Per maggiori informazioni vi consigliamo di consultare il sito www.teatrogiudittapasta.it o di scaricare gratuitamente l’APP – Teatro Giuditta Pasta.

(foto di archivio)

06072020

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