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CISLAGO – Oltre 2 anni di reclusione per il datore di lavoro ed una sanzione pecuniaria di 100 mila euro per l’azienda: sono le condanne inflitte dal Gup, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Milano, Anna Calabi, all’udienza con rito abbreviato per “omicidio colposo” di  Andrea Masi 18enne cislaghese scomparso il 31 ottobre di due anni fa.

La vicenda è ben scolpita nella memoria dei cislaghesi e dell’intero saronnese. Andrea Masi aveva appena finito il suo percorso di studio all’Ipsia Parma di Saronno e la sua morte aveva lasciato senza parole l’intero istituto. Il giovane aveva perso la vita in un tragico incidente sul lavoro avvenuto la notte di Halloween, il suo primo giorno di lavoro. Il 18enne cislaghese, infatti, alle 4 della notte si stava occupando della posa della fibra ottica al primo piano interrato del centro commerciale Portello di Milano. Si trovava su una piattaforma aerea manovrata da un collega. Mentre la piattaforma si stava spostando, con la testa era andato a sbattere contro una trave del soffitto, ed era caduto sul pavimento del posteggio. Malgrado gli immediati i soccorsi per lui non c’era stato niente da fare.

Ieri davanti al gup del tribunale di Milano, Anna Calabi, si è dunque arrivati l’epilogo dell’iter giudiziario di competenza del gup, celebrato appunto con giudizio abbreviato. E’ arrivata la condanna per il datore di lavoro ad una pena di oltre 2 anni di reclusione e 2000 euro di multa, senza concessione della sospensione condizionale della pena. Condannata ad una sanzione pecuniaria di 100 mila euro l’azienda. Entrambi sono stati condannati in solido al risarcimento dei danni subiti dai genitori e dal fratello di Andrea, da liquidarsi in sede civile, con la concessione di una provvisionale immediatamente esecutiva.

Il collega di lavoro aveva già patteggiato la pena di un anno e 6 mesi di reclusione, con concessione della sospensione condizionale della pena. Si tratta di una sentenza importante che ha accolto totalmente le tesi accusatorie formulate dal pubblico ministero, condivise e sostenute dalla difesa della parte civile, rappresenta dall’avvocato Francesco Mitrano. Una sentenza attesa ed auspicata anche dalla famiglia di Andrea. Le motivazioni verranno depositate entro i prossimi 60 giorni.

03122020

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