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CISLAGO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Vivicislago in merito alla situazione dell’Amministrazione comunale dopo l’uscita di Marzia Campanella dalla maggioranza.

Dopo le vicissitudini politiche che hanno investito Cislago, una sola cosa è ormai certa: la debolezza di un sindaco che non rappresenta più la maggioranza.

Dopo l’annuncio che Elisa Bianco, la nuova Consigliera del Comune di Cislago in surroga alla dimissionaria ex Consigliera Campanella, non siederà tra i banchi della maggioranza, il sindaco Cartabia e quel che rimane del suo gruppo, hanno definitivamente perso quel poco di credibilità che rimaneva loro.

Ripercorrendo il loro travagliato percorso, la realtà è sotto gli occhi di chiunque sia in grado di fare un’analisi oggettiva e onesta, slegata da qualsiasi logica o fede partitica: l’ex vicesindaco Lista si è dimesso dopo un anno dalle elezioni e ora siede tra i banchi della minoranza; l’Assessore Campanella, da sempre attiva in prima linea, ha recentemente deciso di andarsene dopo quattro anni di intenso lavoro, dichiarando di non essere più disposta ad accettare giochetti politici, il primo consigliere dei non eletti nel 2016, che avrebbe di diritto potuto sostituire l’ex Consigliera Campanella, ha rifiutato l’incarico, e adesso, la nuova Consigliera eletta tra le file della lista Cartabia Sindaco, dichiara alla stampa di non voler sedere tra i banchi della maggioranza e che si prenderà del tempo per riflettere.

Cartabia ha perso quattro persone del suo gruppo, senza contare i tre consiglieri del gruppo Misto, che da anni ormai, non fanno più parte del gruppo Cartabia Sindaco. Aggiungiamo un assessore esterno in giunta, non eletto dai cittadini, e riflettiamo.

Forse, la riflessione dovrebbe farla il Sindaco Cartabia, accettando la realtà, evitando di prendere in giro oltremodo noi, e soprattutto i cittadini, e dando definitivamente le dimissioni.

A distanza di quasi due settimane dalle dimissioni dell’ex Assessore Campanella, non sono ancora state assegnate le importanti deleghe all’Istruzione, alla Cultura e al Commercio. Il Sindaco è evidentemente ancora alle prese con i problemi che dividono i due gruppi di maggioranza, vincolato dalle logiche e dalle imposizioni di partito che ordina come spartirsi le poltrone, mentre gli ricordiamo che una politica seria richiede che le deleghe siano assegnate per competenze e conoscenze, soprattutto in ambiti così delicati e importanti.

Non possiamo più accettare, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, che il nostro paese sia amministrato, ma forse sarebbe meglio dire NON amministrato, in questo modo.
Quei pochi che sono rimasti al suo fianco, trovino finalmente il coraggio di assumersi davvero delle responsabilità, realizzando una volta per tutte che non ci sono più i presupposti per Amministrare Cislago, e soprattutto ritrovino buon senso, un pò d’amor proprio e rispetto per i cittadini.
Non hanno più credibilità e stanno svilendo il ruolo della politica: hanno gettato Cislago nel teatrino delle cronache politiche più ridicole di sempre, e dimostrano di andare avanti solo per attaccamento alla poltrona.

La scorsa settimana abbiamo presentato un’interrogazione importante, con numerose sollecitazioni legate all’emergenza che stiamo vivendo: nessuna delle nostre proposte è stata presa in considerazione e le uniche risposte fornite, sono state, come nel loro stile, delle non risposte. Non possiamo e non vogliamo più accettarlo, perchè non è così che si amministra un paese.

Cogliamo l’occasione per precisare che il vergognoso gesto compiuto durante l‘ultimo Consiglio Comunale dal Sindaco Cartabia, che ha letteralmente sbattuto la porta in faccia all’ex Assessore Campanella, colei che per quattro anni è stata al suo fianco, è l’ennesima prova di arroganza e di bassezza di colui che dovrebbe essere esempio per i cittadini, e che invece si è contraddistinto nel tempo, per la capacità di insultare, mortificare e deridere le persone.
E’ inaccettabile che chi siede ancora al suo fianco, abbia scelto di non dissociarsi immediatamente dal gesto vergognoso da lui compiuto, ma abbia preferito assistere in silenzio, mentre noi chiedevamo di riaprire la porta. E’ giunto il tempo di dimostrare coerenza, perchè chiunque si comporti così, non può ricoprire incarichi istituzionali di così alto prestigio e onore.

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