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GERENZANO – Ieri, in occasione del mese dell’Alzheimer, Villaggio Amico – Rsa che si trova a Gerenzano in via Stazione – ha ospitato il Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria e direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia.

Dopo aver fatto visita al Villaggio della memoria, il Nucleo Alzheimer della struttura, Trabucchi ha parlato ai medici e agli operatori presenti in un intervento dal titolo “Il ruolo dell’assistenza ai pazienti affetti da demenza e alle loro famiglie nel territorio e nelle Rsa”. Il tema centrale della discussione è stata la possibilità che la demenza possa essere curata in maniera dignitosa e rispettosa dei famigliari dei pazienti anche nelle residenze sanitarie assistenziali.

Le Rsa possono vantare la presenza di bravi medici, infermieri specializzati e operatori socio sanitari preparati in grado di seguire e gestire il paziente con demenza in maniera adeguata – ha commentato Marco Trabucchi – È importante rispettare tre regole fondamentali: instaurare col paziente un rapporto significativo e rivolgersi a lui con affetto, lamore vince la demenza; mai dirgli di no e assecondarlo il più possibile attraverso una relazione dolce; badare alla sua vita e soprattutto allaspetto della nutrizione poiché spesso da parte delle persone affette da demenza e disturbi comportamentali c’è il rifiuto a nutrirsi. È importante tenere sotto controllo il peso e seguirlo il più possibile”. Aspetti, quindi, che integrati alla terapia farmacologica, diventano la vera e propria cura per i pazienti delle Rsa affetti da Alzheimer e altri tipi di demenza. Grande attenzione anche per le famiglie che affidano i loro cari alle residenze sanitarie. “Per i medici, gli operatori e gli infermieri è indispensabile tenere buoni i rapporti con le famiglie. – ha continuato Trabucchi – I famigliari spesso soffrono per i propri cari nelle Rsa ma è una sofferenza che si può risolvere informandoli periodicamente sullevoluzione dello stato del paziente, supportandoli in qualsiasi momento, rispondendo a tutte le domande e i dubbi e rendendoli partecipi nelle attività di stimolazione sensoriale dedicate ai loro famigliari. In questo modo anche le famiglie entrano a far parte della logica assistenziale delle Rsa”.

Siamo felici di aver organizzato questa giornata perché Trabucchi ha trattato un tema tanto importante quanto delicato – ha commentato Marina Indino, direttore generale di Villaggio Amico – Prendersi cura di persone affette da demenza richiede tanta professionalità, competenze, impegno e anche molto amore, per il paziente e per le famiglie. Da un anno circa abbiamo completamente rinnovato il nostro Villaggio della Memoria proprio per fare in modo che chi lo abita, oltre a sentirsi circondato dallaffetto, si senta a casaa tutti gli effetti”.

Il Nucleo Alzheimer di Villaggio Amico è stato concepito per ricreare spazi in cui vivere situazioni di ‘normalità’ e ponendo l’attenzione a tutti i bisogni della persona affetta da demenza ma anche seguendo un filo rosso che accomuna tutti gli spazi e che è rappresentato dalla bellezza. Questa caratteristica diventa fondamentale negli ambienti in cui vivono le persone con demenza, in quanto è noto che ambienti percepiti come non piacevoli non vengano utilizzati in maniera spontanea. Ciò che ne consegue è che quando si entra si percepisce un’atmosfera calda e accogliente che è stata creata mettendo la persona con demenza al centro e in cui sono stati soddisfatti bisogni importanti come comfort, funzionalità, sicurezza e familiarità.

16092021

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