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ORIGGIO – “Per Origgio sarà un 25 aprile anomalo, ma paradossalmente simile agli altri Comuni italiani, infatti si commemorerà l’anniversario della liberazione d’Italia. Tutto, chiaramente, nel rispetto del protocollo anti-Covid. Rimane l’amarezza e lo sconforto per la nuova rinuncia al nostro 25 Aprile e alla nostra Fiera”.

Sono le parole del sindaco Evasio Regnicoli che ricorda come per la seconda volta, a causa della pandemia, il paese di Origgio si trovi a dover rinunciare ad un’amatissima tradizione: la fiera del bestiame.

La decisione è stata presa lo scorso primo marzo dalla Giunta comunale. Vista la situazione della diffusione del virus, e delle sue varianti, sarebbe stato impensabile dare vita ad un evento che richiama decine di migliaia di visitatori ogni giorno (per un totale attorno alle 40 mila persone).

Del resto la stessa decisione era stata presa anche l’anno scorso. Proprio come nel 2020 si è dunque deciso non per un rinvio ma per un annullamento in toto, anche perchè nessuno può dire quando l’emergenza si concluderà, e comunque è difficile pensare ad un miglioramento tanto rapido e repentino da dare la possibilità di pensare ad un evento di questa portata.

Dall’Amministrazione comunque la garanzia che appena possibile la Fiera tornerà ad Origgio. A dimostrare l’importanza dell’iniziativa per il paese basti citare il fatto che c’è una delega specifica in giunta per la Fiera del Bestiame. L’incarico spetta all’assessore e vicesindaco Luca Panzeri un vero e proprio esperto in tutte le fasi organizzative sia per quanto riguarda il tradizionale mercato che accompagna l’evento, la proposta gastronomica e i due concorsi morfologici.

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