[wp_bannerize group="lungo central" random="1" limit="1"]

VENEGONO INFERIORE – “Ieri la bandiera del nostro Comune è stata esposta a mezz’asta. Un segno che ci unisce al dolore della comunità di Morazzone nel giorno dei funerali del bimbo ucciso dal padre. Il nostro Comune è vicino all’Amministrazione, ai cittadini e alla famiglia della vittima, nella speranza che questi fatti non succedano più”. Così il sindaco di Venegono Inferiore, Mattia Premazzi.

L’omicida era stato bloccato la mattina del 2 gennaio: detenuto agli arresti domiciliari dallo scorso 26 novembre per aver accoltellato in Azzate un collega di lavoro, l’1 gennaio aveva raggiunto l’ex moglie a Gazzada Schianno, accoltellandola ripetutamente al viso, all’addome e alla schiena, per fortuna con esiti non letali. A seguito dell’intervento dei carabinieri della stazione di Azzate e del personale del 118, che aveva trasportato la 36enne al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo, erano iniziate le ricerche per rintracciare il 40enne e, soprattutto, il bambino della coppia, che aveva trascorso la giornata con il padre nella sua abitazione, come previsto nel provvedimento di separazione, e che non era stato riportato dalla madre. Purtroppo, nell’abitazione del fuggitivo i carabinieri avevano trovato, all’interno di un armadio, il bambino, ucciso con un fendente alla gola. L’uomo aveva lasciato nell’armadio con il bambino un biglietto con una sorta di confessione e avvertito il padre anziano con un messaggio vocale di aver fatto del male al piccolo e di non guardare nell’armadio.

(foto: la bandiera di Venegono Inferiore esposta a mezz’asta)

08012022

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome