[wp_bannerize group="lungo central" random="1" limit="1"]

VARESE – “Due miliardi e mezzo di euro all’anno in media  sono spesi per visite private in Lombardia. Una cifra enorme, dovuta  in massima parte all’impossibilità di prenotare  in tempi congrui nel pubblico”: il consigliere regionale e capogruppo in Commissione sanita Samuele Astuti, esponente del Pd del Varesotto, parte da questo dato per replicare al presidente Fontana e all’assessore alla Sanità Letizia Moratti che hanno annunciato una riduzione delle liste d’attesa nel mese di settembre.” Queste dichiarazioni – afferma Astuti – suonano come una beffa. Ritenere un successo 11 mila prestazioni fatte nelle ore serali  o festive rispetto ai milioni erogate ogni anno è insulto per i cittadini. Ogni lombardo sa che  quasi sempre deve aspettare mesi, se non anni, per una visita nella sanità pubblica e altrettanto bene sa che, nel privato, se si può permettere di pagare, la può ottenere in pochi giorni. Basti pensare, per fare un esempio che abbiamo verificato direttamente nei giorni scorsi, che per una visita allergologica per sospetta allergia alimentare nella provincia di Varese si deve attendere un anno e in Brianza non si trova proprio”.

“Da anni – attacca Astuti – lanciamo l’allarme, e l’unica risposta della Regione è stata, ed è ancor oggi, una propaganda irrispettosa dei cittadini. Per questo abbiamo rilanciato  una campagna per denunciare la lunghezza dei tempi di attesa in sanità in Lombardia e con essa anche una petizione con cui si chiede alla Giunta  di affrontare davvero il problema”.

Qui le proposte e il modulo per la raccolta firme: https://pdlombardia.it/sos-liste-dattesa/

(foto archivio: Samuele Astuti)

31102022

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome