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BUSTO ARSIZIO – Centinaia di manifesti funebri sono stati affissi dai militanti di CasaPound Italia davanti alle sedi InpsS in decine di città italiane (a Busto Arsizio dinanzi alla sede locale di piazza Leone XIII). L’intento è denunciare la morte dell’economia italiana e di migliaia di piccoli e piccolissimi imprenditori, “messi in ginocchio dalle politiche governative e “giustiziati” dai disservizi, dai ritardi nel gestire i pochi aiuti statali da parte dell’Istituto nazionale di previdenza sociale” si legge in una nota del movimento.

 “L’Inps – dicono da CasaPound – dovrebbe essere l’ente pubblico di maggior sostegno ai lavoratori e agli imprenditori in questo momento di profonda recessione. E invece non soltanto si è fatta trovare impreparata a fronteggiare l’emergenza ma addirittura ha aggravato una situazione già critica. Da un lato con i disservizi telematici, dall’altro con la lentezza nella lavorazione delle pratiche che non ha ancora consentito a centinaia di migliaia di cittadini di riscuotere la cassa integrazione e i vari bonus di sostegno al reddito. Non ci sono stati soltanto ritardi ingiustificabili nell’erogazione dei soldi ma addirittura le imprese che hanno anticipato la cassa integrazione sono ancora in attesa della necessaria autorizzazione per compensare quanto già pagato con i contributi da versare”.

08072020

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