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VARESE – TRADATE Malgrado la quarantena è uscito di casa per concedersi un massaggio in un centro benessere e quando è stato, grazie alla “soffiata” di alcuni residenti della zona, colto in flagrante dalla polizia di stato le ha provate tutte ma, fallita la fuga dalla porta posteriore e anche il bluff di essere in visita ad alcuni vicini dell’attività, alla fine si è trovato con una sanzione per essere uscito senza reale motivazione di casa.

Tutto è iniziato ieri pomeriggio quando un trentenne tradatese si è recato in un “centro benessere”. Alcuni abitanti della zona, accortisi di alcuni movimenti di persone il centro benessere, nonostante le norme obblighino la chiusura, appena notato una volante in transito, hanno attirato l’attenzione degli operatori, spiegando i loro sospetti, aggiungendo che quel centro era accessibile sia dalla porta principale che da una secondaria collegata alle scale del palazzo.

Gli agenti hanno suonato il campanello dell’ingresso al negozio e la proprietaria, accortasi che erano i poliziotti a suonare, ha intimato al suo cliente di uscire, alla chetichella, dalla porta secondaria, sicura di farla franca. Non aveva fatto i conti che anche quella, grazie all’attenzione degli abitanti della zona, era controllata dagli uomini della polizia. Il giovane quindi è stato fermato ma, notando un condomino sulle scale, ha cercato di giustificarsi dicendo che era ospite di quest’ultimo, sperando che l’uomo tenesse il suo gioco.

Contrariamente alle sue previsioni quest’ultimo, stupito per le sue affermazioni, ha immediatamente ribattuto di non conoscerlo assolutamente e di non averlo mai visto prima. Vistosi scoperto il tradatese ha dovuto “confessare” di essersi recato dalla “massaggiatrice”. Alla luce di quanto appreso, gli agenti hanno sanzionato l’avventore per l’inottemperanza al divieto di spostamento
oltre che avviato le procedure per l’emissione di un foglio di via obbligatorio dal comune di Varese. Alla titolare dell’attività, di nazionalità cinese, invece, non è rimasto che abbassare la saracinesca del suo centro benessere oltre a subire la sanzione per la mancata sospensione della sua attività.

(foto archivio)

04042020

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