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MILANO – Consegna a domicilio dei prodotti alimentari e di prima necessità oltre che dei farmaci che garantiscono la continuità assistenziale dei pazienti, evitando l’accesso in ospedale per il ritiro dei medicinali. Sono queste le due iniziative portate avanti dalla Giunta regionale presieduta dal presidente Attilio Fontana.

In particolare, l’esecutivo lombardo promuove l’iniziativa di comunicazione “Negozi a casa tua”, finalizzata alla pubblicazione, sul sito dei Comuni lombardi, dei dati degli operatori commerciali che effettuano la consegna a domicilio dei prodotti alimentari e di prima necessità. L’opportunità, realizzata in collaborazione con Anci Lombardia, Confcommercio Lombardia e Confesercenti Lombardia è stata attivata per favorire i cittadini lombardi a seguito dell’emergenza coronavirus. “Con questa iniziativa – sottolinea l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini – i Comuni che aderiscono, speriamo la stragrande maggioranza, si impegnano a fornire ai cittadini l’elenco dei commercianti che effettuano la consegna a domicilio sul territorio comunale con relativi riferimenti telefonici e/o di posta elettronica”. “Nello stesso modo – prosegue Caparini – i commercianti, rispettando le norme igienico-sanitarie e la correttezza delle transazioni e dei rapporti con i clienti, consegnano i prodotti a domicilio”. Gli esercizi che vorranno pubblicizzare il servizio potranno scrivere a negoziacasatua@regione.lombardia.it indicando il link al quale fare riferimento.

Con l’obiettivo di ridurre gli accessi dei pazienti in ospedale per il ritiro dei medicinali e, al contempo, supportare la continuità assistenziale dei pazienti, Regione Lombardia ha accolto la proposta di collaborazione di Amgen, azienda multinazionale leader mondiale nelle biotecnologie e di PhseE srl, leader in Italia nel trasporto di prodotti biofarmaceutici a temperatura controllata nel settore ospedaliero ed home delivery. “Anche in questo caso – sottolinea l’assessore Caparini – è determinante il contributo di quelle aziende farmaceutiche che si sono rese disponibili a collaborare con i presidi sanitari territoriali per assistere coloro che devono assumere farmaci per proseguire le terapie senza lasciare il domicilio”.

23032020

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