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MILANO – “La voce della trincea – ha aggiunto – ci dice che la pressione sui pronto soccorso si è ridotta. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi e abbiamo un motivo in più per restare a casa. Aggrappiamoci a questi risultati e continuiamo su questa
strada”. L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, intanto ringrazia le Ong (Emergency, Fondazione Rava) che “stanno dando una mano importante nella bergamasca”. A Brescia, invece, “altra area profondamente ferita”, si continua a “lavorare con una grande sinergia fra pubblico e privato che ha consentito di non ricorrere a ospedali da campo. Grazie alla direzione strategica degli Spedali Civili sono stati recuperati 150 posti all’interno dell’ospedale. Grazie alla sinergia con il privato sono state coinvolte la Poliambulanza e le strutture del Gruppo San Donato collocate sul territorio, all”Istituto clinico Città di Brescia, gli ospedali di Ome, realtà che ci hanno consentito di non usare strutture provvisorie e precarie. Una risposta importante del “sistema bresciano” di fare sinergia” riepiloga Gallera.

Posti letto e personale sanitario – Da oggi, inoltre, ed entro tre giorni verranno aperti altri 123 posti letto (53 alla “Domus salutis”, 30 alla Don Gnocchi e 40 alla Maugeri).

Piu’ del 20 per cento del personale recuperato è stato inviato sul
territorio bresciano. Su 700 totali, infatti, 150 sono andati in
provincia di Brescia. Tra questi, 14 specializzandi in
rianimazione e 50 infermieri agli Spedali Civili, 16 al Garda e
42 alla Franciacorta.

Gallera ha quindi ringraziato “l’ambasciata e il consolato
americano che ci hanno donato sette bilici di materiali
sanitario”.

26032020

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