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SARONNO – “Tra le molte tragedie di questa emergenza per il coronavirua, quella che rimarrà nella mente e nel cuore di molti è l’impossibilità di assistere i propri cari in fin di vita. Questo priva di un diritto essenziale della nostra vita, il diritto all’amore per chi ci sta lasciando, il diritto all’assistenza, al commiato e al distacco, il bisogno di essere insieme alla persona cara nel momento più difficile e drammatico”. Ad affermarlo è il parlamentare saronnese Gianfranco Librandi, esponente di Italia viva.

Prosegue Librandi:

Nel costruire le modalità di una nuova normalità e di un adattamento delle nostre abitudini per i prossimi mesi, auspico che il governo non trascuri questo aspetto cruciale per la vita dei cittadini, individuando le modalità perché nessuno sia privato della libertà e del diritto di assistere un parente o un affetto morente. Se non vogliamo che un divieto inumano venga semplicemente violato, dobbiamo smettere di vietare. Ciò non vuol dire che si possano consentire assembramenti, ma si può permettere l’assistenza dei malati terminali nel rispetto delle norme anti-contagio. Il virus ci sta costringendo a cambiare le nostre abitudini, ma non può e non deve costringerci ad abolire per legge la nostra umanità.

21042020

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