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MILANO – “Per la ‘Festa della mamma’ inviteremo tutti ad acquistare fiori nei vivai lombardi. Il florovivaismo è uno dei settori più colpiti dagli effetti economici di questa pandemia perché è stato costretto a chiudere proprio nel periodo in cui genera il 75% del fatturato annuo”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi in vista della ricorrenza di domenica 10 maggio. La Lombardia con 7.000 aziende rappresenta una delle realtà leader a livello nazionale nel settore florovivaistico.

Occorre strategia di sostegno specifica– “Il comparto – ha aggiunto l’assessore lombardo – merita una strategia di sostegno specifica. Abbiamo già chiesto al governo un fondo nazionale per ricompensare le aziende di tutte le produzioni mandate a macero”. “E’ necessario, nel frattempo, sostenerlo attraverso il mercato interno e per quanto possibile la Regione Lombardia promuoverà sui social questa iniziativa in vista di domenica. Durante la fase uno abbiamo concesso ai florovivaisti la possibilità di fare le consegne a domicilio per garantire un minimo di reddito e di sfogo commerciale, ma è chiaro che la situazione economica è grave e rischia di peggiorare nei prossimi mesi”.

Il settore è molto dinamico e coinvolge tante imprese, anche gestite da giovani, che in questi anni hanno dovuto sostenere investimenti corposi per essere in linea con normative europee spesso troppo stringenti. È una filiera – ha concluso Rolfi – nella quale l’Italia si distingue nel mondo per qualità, biodiversità e varietà di produzione”. Di seguito le imprese florovivaistiche suddivise per provincia: Bergamo 816, Brescia 930, Como 549, Cremona 120, Lecco 460, Lodi 125, Mantova 418, Milano 1.107, Monza Brianza 545, Pavia 336, Sondrio 125, Varese 957. Totale Lombardia 7006 aziende.

07052020

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