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SARONNO / TRADATE / LAZZATE – Tantissime dal territorio le manifestazioni di cordoglio per la scomparsa del varesino Roberto Maroni, tra i fondatori della Lega ed ex ministro dell’Interno.

Stefano Candiani (Lega), parlamentare del Varesotto ed ex sindaco di Tradate – Ho provato grande tristezza questa mattina alla notizia della scomparsa di Bobo Maroni. É stato un esempio di impegno attraverso la politica per la propria terra, per la propria gente.
Varese e tutti noi, gli dobbiamo molto. Per ricordarlo, non serve raccontare un particolare ricordo dei mesi di campagna elettorale che lo portarono poi ad essere presidente della Regione Lombardia. Fu semplicemente un’esperienza straordinaria, unica. Nei ricordi che tanti ne stanno facendo sui mezzi di informazione, viene tratteggiata la figura del ministro e del politico, ma dietro a quegli incarichi c’era una persona schiva e riservata, che anche nei momenti di massimo impegno di governo, non ha mai rinunciato al legame con la terra varesina delle proprie origini. E così era facile trovarsi con Bobo al circolo di Bizzozero o una festa della Lega, parlando con semplicità delle cose più importanti. Bobo Maroni é stato un uomo con lo sguardo proiettato sempre al futuro, come dovrebbe fare ogni politico. Come dovrebbe fare sempre ciascuno di noi. Ciao Bobo!

Forza Italia Saronno – Con la prematura scomparsa di Roberto Maroni, la Lombardia e l’Italia intera perdono un servitore dello stato competente, equilibrato, onesto. La sua quarantennale fedeltà a Umberto Bossi non gli ha impedito di svolgere in questi lunghi anni un ruolo prezioso di moderazione e di buon senso. Il suo attaccamento al territorio e la sua indubbia cultura federalista si rispecchiavano però in un grande senso dello stato e delle istituzioni europee. Era portatore di un approccio aperto, dialogante sia con la cultura socialista che con quella cattolica. Non a caso è stato tra i leghisti più vicini al presidente Berlusconi che ha sempre ricambiato la stima per lui nominandolo ministro per ben tre volte, due di esse nel delicatissimo incarico di responsabile del Viminale. Con la promulgazione nell’ottobre 2003 della cosiddetta Legge Biagi (dal nome di Marco Biagi da lui chiamato come consulente al Ministero del Lavoro e poi assassinato da vili terroristi) Maroni rivoluzionò il mercato del lavoro e contribuì alla modernizzazione del Paese. Come presidente di Regione Lombardia, varò la Legge 23/2015 di riforma sanitaria introducendo le Ats e concentrando i servizi territoriali nelle Asst, uno schema organizzativo che anche la recente revisione legislativa ha mantenuto.

Forza Italia Saronno si unisce al cordoglio della famiglia e dei militanti della Lega in questo momento di dolore e piange la perdita di un politico di razza, di una persona mite e gentile dotata di grandi doti espressive e di un piacevolissimo humor che ci mancherà immensamente.

Loredana Pizzi, sindaco Lazzate – Ci ha lasciato Roberto Maroni un grande politico che ha fatto la storia della Lega e non solo: 3 volte ministro, vice-premier, governatore della Lombardia e segretario federale della Lega. Un “barbaro sognante”, un velista e anche musicista.

(foto: Stefano Candiani in primo piano con Roberto Maroni)

24112022

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