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MALPENSA – “Ho trovato un servizio efficiente che permette di garantire un rientro in sicurezza. Nessun caos, nessuna coda infernale e un processo che funziona”. Così il varesino Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali di Regione Lombardia, a margine della visita alla Covid Testing Area dell’Aeroporto di Malpensa.

“Durante le ultime settimane – spiega il presidente – abbiamo assistito ad alcune polemiche circa i test effettuati ai turisti di rientro da Malta, Spagna, Croazia e Grecia presso lo scalo di Malpensa, per cui ho voluto prendere coscienza di persona della gestione del servizio. Nelle tre ore di sopralluogo, ho assistito a molta affluenza ai desk che, grazie al preziosissimo lavoro delle oltre 100 persone delle tre Asst del territorio, ha avuto un’attesa massima di 30-40 minuti. Ringrazio tutto il personale impiegato in queste operazioni per la grande professionalità dimostrata”.

“I turisti – continua – si possono registrare in modo semplice e veloce sul sito dell’Ats Insubria o direttamente in aeroporto attraverso il QR Code che rimanda all’applicativo dedicato. Una volta effettuata la registrazione inizia il percorso di screening”. “Confrontandomi – ravvisa Monti – con le tante persone presenti, mi spiace constatare che le fake news hanno purtroppo ingenerato tante preoccupazioni infondate. Ci tengo pertanto a ribadire che il servizio è ottimo e garantisce un percorso agevolato per i disabili e per le famiglie con bambini. È garantita massima attenzione a tutti”.

“Si è affrontato inoltre – aggiunge – anche il tema dell’apertura serale: già dai prossimi giorni verrà ampliato l’orario fino alle 20. Rimarrà, per il momento, scoperta solamente la fascia notturna. La mia richiesta all’assessore Giulio Gallera è di fare un extra sforzo per garantire la copertura totale anche per i voli notturni nonostante ad oggi è già previsto di poter fare la mattina successiva il tampone oppure nelle proprie ats di competenza”.

“Il grande assente però – conclude il presidente – è il Governo, visto che Regione Lombardia sta facendo tutto da sola. Stiamo parlando di uno scalo aeroportuale e di una competenza squisitamente statale. Oltre a garantire il 100% delle risorse economiche e del personale, manca ancora un protocollo nazionale che regolamenti la gestione dei test negli aeroporti. Auspichiamo, in una logica costruttiva e non di protesta, che il modello lombardo, che sta dando ottimi risultati, diventi lo standard da estendere in tutto il Paese, a Fiumicino per esempio il processo non è stato digitalizzato e non si ha traccia dei tamponi fatti se non quella cartacea”.

26082020

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