[wp_bannerize group="lungo central" random="1" limit="1"]

VARESE – SARONNO – Tutto era partito nel mese di maggio, quando i carabinieri della stazione Carabinieri di Cassano Magnago accertavano che presso l’ufficio postale cittadino, persone di nazionalità rumena andavano a riscuotere il reddito di cittadinanza, anche su delega di altri 12 connazionali, i quali sono risultati risiedere fittiziamente sul territorio nazionale e pertanto denunciati.

A quel punto i carabinieri del nucleo investigativo dei carabinieri di Varese, unitamente alla compagnia di Busto Arsizio, coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, avviavano delle indagini volte ad accertare l’eventuale presenza di organizzazioni che possano favorire l’ottenimento del beneficio del reddito di cittadinanza, senza averne effettivamente diritto, da parte di cittadini italiani e stranieri, ma stanziati nel territorio della provincia. 

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, supportati dalle stazioni carabinieri competenti sul territorio, hanno accertato che almeno trenta persone, non di nazionalità italiana, fornendo false dichiarazioni, a vario titolo e misura, hanno nel tempo fraudolentemente percepito lo specifico beneficio, per un importo complessivo di circa 146.000 euro. Gli stessi, in particolare, che avrebbero dichiarato falsamente di essere residenti nel territorio italiano da almeno dieci anni, in realtà erano residenti in Italia da un periodo più breve o addirittura, in alcuni casi, non lo erano mai stati, risultando quindi irreperibili.

Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Varese, coordinati dalla procura della Repubblica di Busto Arsizio, proseguono tuttavia per scovare ulteriori percettori fraudolenti del reddito di cittadinanza nel territorio della provincia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome