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MILANO – Nell’ambito dell’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Milano Porta Magenta e grazie anche alla stretta collaborazione della struttura “Tutela aziendale di Poste italiane Spa” sono stati colti in flagranza di reato e denunciati 5 dipendenti del Centro di meccanizzazione di Poste italiane di Milano “Roserio” sito a Milano in via Cristina Belgioioso 165, autori di reiterati furti e manomissioni delle missive sul luogo di lavoro. Si tratta di 2 uomini e 3 donne tutti di nazionalità italiana, residenti nel capoluogo Lombardo.

Grazie alla stretta collaborazione con il “Fraud management” di Poste italiane per l’intera durata delle indagini, si è potuto ricostruire l’escalation (più di 500 i casi accertati). I fatti delittuosi, iniziati verso la fine dell’anno 2019, avvenivano su missive e pacchi in transito nel centro. Dall’analisi della frequenza degli episodi criminosi, dalla tipologia della corrispondenza manomessa (posta internazionale) e da vari servizi di appostamento e video controllo grazie all’installazione di microcamere nascoste, è stato possibile indirizzare l’indagine su uno specifico settore dello smistamento denominato “Corrispondenza 1″ ed in particolare, sul personale preposto.
Con l’installazione delle telecamere si è potuto individuare i 5 dipendenti autori delle manomissioni. Nel corso dello smistamento della corrispondenza sottraevano diversi pacchi e buste da lettera riponendole all’interno di un borsello tipo marsupio legato in vita sotto il giubbotto di servizio fornito da Poste italiane, dopodiché, nei pressi del proprio armadietto di servizio ne verificavano il contenuto e, se ritenuto d’interesse, se ne impossessavano. A casa degli indagati, durante le perquisizioni disposte dall’autorità giudiziaria è stata rinvenuta moltissima corrispondenza trafugata con ancora le buste e gli indirizzi di mittenti e destinatari. Tutte e 5 i dipendenti sono stati denunciati per il reato di appropriazione indebita con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio, nonché per violazione e sottrazione di corrispondenza.

Per quanto concerne invece la corrispondenza sequestrata nell’ambito del procedimento penale in quanto provento di reato, sarà cura delle Poste farla giungere ai legittimi destinatari.

26052020

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