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MILANO – “L’indice di pressione serviva per le discariche e lo abbiamo realizzato. Fare una misura simile per gli allevamenti non serve. Chi fa questi paragoni ha una visione ideologica punitiva nei confronti della zootecnia e delle imprese”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, in merito alla proposta avanzata da alcune associazioni ambientaliste lombarde, in particolar modo bresciane.

“La visione di alcuni ambientalisti – ha detto Rolfi – è estremista e ideologica: vogliono equiparare gli allevamenti alle discariche, dimostrando pregiudizi infondati nei confronti di aziende agricole che sono rispettose delle normative e dei controlli pressanti che già ci sono”. “Gli allevamenti – ha aggiunto – seguono i più alti standard di compatibilità ambientale a livello europeo e non solo”. “Esiste già – ha ricordato l’assessore – un limite all’ampliamento di queste attività, sia nei Pgt dei Comuni che nel Piano di Utilizzazione Agronomica. Che prevede limiti nella quantità di azoto per ettaro di 170 unità nelle aree vulnerabili e 340 in quelle non vulnerabili. E che è, di fatto, un tetto massimo al numero di capi”. “Nelle Autorizzazioni integrate ambientali – ha continuato – esistono normative che limitano l’espansione o l’insediamento di grandi attività zootecniche”. “Non servono dunque – ha spiegato l’assessore – ulteriori appesantimenti che rischierebbero solo di ostacolare attività economiche che sono alla base del sistema produttivo lombardo”.  “Bisogna smettere – ha detto l’assessore Rolfi – di additare la zootecnia come fonte di inquinamento principale del suolo e dell’aria perché sono i dati a dimostrare il contrario”. “La sfida del futuro – ha continuato – sotto il profilo della sostenibilità ambientale, anche nell’interesse degli allevatori, è quella dell’innovazione tecnologica”. “Nel campo della gestione degli effluenti – ha ricordato – si traduce in una capillare diffusione degli impianti di iniezione nel suolo per gestire la materia organica azzerando le emissioni”. “Questa – ha spiegato – è la politica che sta seguendo la Regione Lombardia con bandi e incentivi e che rafforzeremo con la prossima programmazione”. “Siamo convinti – ha concluso l’assessore Rolfi – che la tradizione agrozootecnica bresciana e lombarda sia un punto di forza da valorizzare e sostenere. E non certo un problema da criminalizzare”.

10052020

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