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SARONNO – I carabinieri della compagnia di Saronno avevano già dei sospetti e quando dal materiale sequestrato durante il blitz del dicembre 2018 sono emerse immagini pedopornografiche hanno subito approfondito le indagini che, con audizioni protette delle vittime, gli esiti delle analisi dei periti ed una minuziosa ricostruzione dell’accaduto, hanno portato all’arresto dell’altra notte del commerciante saronnese 49enne.

Dalle immagini trovate in un hard-disk i carabinieri Nucleo operativo e radiomobile guidati da Andrea Abis sono risaliti alle chat con diversi ragazzi tra i 14 e i 18 anni. In sostanza il saronnese li attirava con la propria attività di vendita di abbigliamento o fornendo loro sostanze stupefacenti soprattutto marijuana e li invitava nella propria abitazione. Per pagare la droga o i debiti accumulati chiedeva in cambio favori sessuali. In alcune circostanze ha anche fatto ricorso alla coercizione dei ragazzi da cui l’accusa di violenza sessuale. Del resto i capi a suo carico sono 23: dallo spaccio di sostanze stupefacenti a minorenni, alla detenzione di materiale pedopornografico, dall’induzione alla prostituzione minorile alla violenza sessuale.

Ascoltando le vittime i militari hanno ricostruito quell’ambiente di scambi e richieste in cui saronnese intratteneva nella propria abitazione diversi giovani. Otto le vittime ascoltate nell’ambito delle indagine per induzione alla prostituzione.

Un’indagine lunga e scrupolosa quella portata avanti dagli uomini del capitano Pietro Laghezza che hanno iniziato a far luce sulle frequentazioni e il giro di droga del 49enne il 14 dicembre 2018 quando l’uomo venne arrestato per la prima volta contestualmente al sequestro di 9 chilogrammi di marijuana oltre ad una pistola, con relativo munizionamento, detenuta in maniera irregolare.

Qui il momento del sequestro della droga nel dicembre scorso

(foto: un momento del blitz del dicembre 2018 che con il sequestro di computer, telefono d hard disk ha dato il via alla seconda tranche d’indagine)

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