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SARONNO – L’intervento dell’amministratore delegato di Trenord, il saronnese Marco Piuri, davanti alla Commissione regionale per il trasporto pubblico ha consentito di fare il punto della situazione nell’ambito di questa emergenza coronavirus.

Il lockdown ha comportato per Trenord un rallentamento nei tempi di consegna dei nuovi treni e nella formazione di personale neo-assunto. Nei mesi di marzo e aprile l’azienda ha registrato mancati ricavi di 50 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2019; sulla base di tali dati, si può stimare per l’anno una perdita molto più significativa. Questi i dati presentati da Piuri, intervenuto oggi durante i lavori della V Commissione del Consiglio regionale “Territorio e infrastrutture”. L’Ad Piuri ha evidenziato che, oltre al netto calo di viaggiatori dovuto al periodo, la perdita è aggravata da un’evasione del titolo di viaggio stimata intorno al 50%.

Come previsto dall’Ordinanza regionale del 30 aprile, entro il 31 maggio sui treni lombardi sarà ripristinato il 100% dei posti previsti dall’orario invernale, con l’impiego della totalità della flotta: un numero complessivo di 1 milione di posti che – date le norme di distanziamento definite dalle Autorità – si riduce a 460mila effettivi. Per garantire la massima capacità possibile dei convogli e negli orari a maggiore carico – anche considerando il fatto che nella fase pre-Covid 19 nelle fasce “di punta” 6-8 e 17-19 viaggiava il 40% degli 820mila passeggeri giornalieri – l’offerta ferroviaria sarà parzialmente rimodulata, rivedendo in qualche caso origine, destinazione e tempi di percorrenza delle corse.
Oltre che sui dati di frequentazione “storici” e su quelli registrati durante il lockdown e nelle prime settimane della “Fase 2”, la rimodulazione sarà condotta sulla base delle informazioni raccolte da indagini svolte da Trenord su oltre 35mila soggetti, fra clienti abbonati, occasionali, aziende.

Secondo i dati raccolti, saranno 3 passeggeri su 10 a riprendere a viaggiare sui treni. Fra le circa 500 aziende contattate, il 63% continuerà a privilegiare lo smart working, mentre il 68% introdurrà un orario di lavoro flessibile, consentendo ai dipendenti di viaggiare al di fuori degli orari di punta. I flussi saranno costantemente monitorati dall’azienda ferroviaria anche grazie a contatori automatici installati su parte dei treni della flotta e a funzioni location-based di geofence che individuano il transito dei passeggeri nelle stazioni, tramite i loro dispositivi mobili.

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