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La scuola ai tempi del Coronavirus: ecco come si sono organizzati a Tradate

TRADATE – La scuola ai tempi del coronavirus: all’istituto comprensivo “Galilei” di via Trento e Trieste a Tradate ci si è organizzati ed il presidente del consiglio di istituto, Vito Nigro, ha fatto il punto della situazione e di quanto è stato predisposto, anche in collaborazione con il comitato genitori scolastico.

Facendo seguito a diverse richieste da parte dei genitori dell’Ic Galilei di Tradate, la dirigenza esplica che le indicazioni generali per l’istituto sono di continuare a usare il registro elettronico Spaggiari in quanto tutti i genitori hanno lo strumento, munito di password , che viene quotidianamente aggiornato e possono accedervi da qualsiasi dispositivo elettronico.

Per le classi terze alla secondari di primo grado si è cercato di attivare, con molto impegno e abnegazione lodevole da parte di alcuni insegnanti, a distanza, le classi virtuali con Spaggiari ma stiamo verificando e valutando che la piattaforma ha difficoltà a esaudire tutte le richieste pervenute in questi giorni e quindi la scuola ha optato per fare delle prove con altra piattaforma, denominata “zoom”
(per le video lezioni on line).

Solo per le terze i docenti si stanno attivando per raggiungere tutti gli studenti e provare a fare collegamenti online in modo da iniziare settimana prossima a fare delle lezioni in videoconferenza con la Piattaforma “zoom”. Se dovesse funzionare si potrà estendere questa modalità alle altre classi.

Qualche docente sta facendo comunque delle prove di collegamento con altri strumenti con singoli alunni o classi ma solo per rassicurare tutti i ragazzi/e a distanza e portare i saluti e messaggi da parte dei docenti che rincuorino le nostre scolaresche in un momento di emergenza sanitaria, nel rispetto dei decreti emanati.

La scuola fa sapere che la piattaforma Spaggiari rimane per ora lo strumento di riferimento per tutti; consultandolo quotidianamente “In didattica” e “compiti” si trovano le consegne dei singoli docenti.
E’ auspicabile che le famiglie collaborino e focalizzino il più possibile compatibilmente con tutte le esigenze quotidiane ove l’attività educativa abbia fondamento sull’importanza di dare una continuità alla scuola non come “mero svolgimento del programma” ma come strumento per sentirsi parte di una comunità, ossia in breve, se qualche alunno trovasse difficoltà a svolgere i compiti non deve viverlo come un problema, ma può condividere le difficoltà con l’intera comunità, in maniera semplice. Più che mai è necessario essere e costituire una rete scuola-famiglia, fatta di persone che collaborino per far un fronte, uniti, all’emergenza.

Si invitano genitori ed alunni a consultare il sito della scuola, il registro elettronico e il sito del Miur e tutti i canali scolastici fonti di informazione ufficiale. Sicuro che “Andrà tutto bene.”, invio i miei più calorosi saluti (virtuali).

Vito Nigro

25032020

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