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TRADATE – Sono oltre settemila le donne che entro la fine dell’anno riceveranno la lettera di invito per lo screening mammografico lanciato dall’Asst Sette laghi e che si terrà tra l’altro all’ospedale di Tradate, con la collaborazione di diverse associazioni no profit. “La collaborazione tra il corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria e l’associazione Caos in merito al progetto di accoglienza allo screening mammografico dell’Asst Sette Laghi ed Ats Insubria, è una felice occasione di contatto tra il mondo universitario e il territorio insubre: tante studentesse del corso hanno accolto la proposta con immediato entusiasmo ed empatia – spiega Paola Biavaschi, storica del Diritto e docente di Diritto e Deontologia dell’informazione – E’ con profonda gioia che abbiamo accolto la proposta della presidentessa dell’associazione Caos, Adele Patrini, con la quale abbiamo già avuto occasione di collaborare per il Corso di alta formazione – Mobbing e molestie sessuali e psicologiche sul luogo di lavoro”.
“Entrambi i progetti mettono al centro la persona e i suoi beni più preziosi: la salute, la dignità, il lavoro, la parità di genere. Protagonista di queste operazioni l’incontro tra i nostri studenti e il loro amato territorio – aggiunge il presidente del Corso di Laurea, Giulio Facchetti – Ci auguriamo che questa sia solamente una tappa di un lungo viaggio insieme. Il nostro corso di Laurea sta lavorando sempre più sui temi della comunicazione sanitaria e scientifica, oggi di profondo e indiscusso impatto mediatico. Questo interesse, tuttavia, non si rivolge solamente alle attuali vicende pandemiche, ma anche a molti altri argomenti caldi quali per esempio le fake news scientifiche, la questione dei vaccini, le emergenze ambientali, la povertà educativa legata agli stereotipi di genere, il difficile ritorno al lavoro dopo la malattia e la sensibilità nei confronti della prevenzione oncologica. Per questo, proprio oggi questo progetto è così importante e centrale dal punto di vista comunicativo”. “Sono onorata della collaborazione tra Caos e la Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università dell’Insubria per l’accoglienza allo screening mammografico, che attesta l’eticità di una cura integrata di scienza e cultura – tiene a sottolineare Adele Patrini, presidente Caos – La lotta al cancro è una battaglia di civiltà e la straordinaria cordata solidale che si è stretta intorno all’ospedale ha celebrato questo concetto in una logica di welfare-community, nella profonda consapevolezza che l’Ospedale stesso è parte di tutti noi!”

“Ringrazio tutto il personale coinvolto che ha permesso di dare attuazione a questa iniziativa – tiene a dire Ivan Mazzoleni, direttore socio-sanitario dell’Asst dei Sette Laghi – L’emergenza Covid ha bloccato lo screening, rendendo ora necessario un impegno ulteriore ed importante per garantire alle donne il percorso di prevenzione interrotto. E questo importante risultato è stato possibile grazie alla collaborazione accordata dal personale della Radiologia diretta da Leonardo Callegari, a quello delle strutture del Coordinamento ambulatoriale e dei Sistemi di accesso e alla grande disponibilità degli studenti e dei volontari, che ancora una volta hanno dimostrato come il Terzo Settore sia ormai una parte integrante, e non più solo un partner, della nostra azienda”.

22092020

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