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BREGNANO – Si è tenuto nei giorni scorsi alla Consulcom di Corrado Presti, in via Roma 16 a Bregnano, il primo incontro dell’associazione Sicuramente impresa, con gli imprenditori per cercare un confronto sulla situazione economica e sociale del territorio. Carlo Livraghi, presidente dell’Aib (Associazione di omprenditori bregnanesi), ha manifestato la volontà di avviare una collaborazione con l’associazione per garantire maggiore sostegno agli imprenditori e allo stesso territorio, rappresentato dal sindaco Elena Daddi, che ha espresso il tuo apprezzamento verso tale iniziativa e il suo sostegno per coinvolgere la Provincia e altre amministrazioni comunali.

Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como, nel suo discorso di apertura ha messo in rilievo la necessità di “fare rete” affinché si creino le situazioni ottimali per uno sviluppo sano dell’imprenditoria comasca. Isabella Ricci, presidente di Sicuramente Impresa, ha raccontato la ragione e le modalità con cui è stata costituita l’associazione illustrandone gli scopi e le finalità.

Davide Cardone, assessore al Commercio e al Bilancio del Comune di Bregnano e vice presidente di Sicuramente impresa, per fornire maggiore chiarezza e trasparenza a tutti coloro vorranno avvicinarsi e sostenere questo ambizioso progetto, ha innanzitutto precisato di cosa non si occupa la predetta associazione e poi le modalità di adesione in qualità di soci. Dopo una breve presentazione degli altri membri del consiglio direttivo di Elena Invernizzi, tesoriere, Tatiana Negurita, segretaria, Alessandra Calabrò, consigliera, e dei soci fondatori, tra cui Confesercenti Como, il Sap (Sindacato autonomo di polizia) e Carlo Colombo che, nel suo intervento, ha anche accennato alla sua passata esperienza vissuta nel comitato tecnico scientifico contro le mafie di Regione Lombardia dove ha avuto l’onore di collaborare e confrontarsi con Nando Dalla Chiesa.

Dopo aver ricordato gli ultimi spiacevoli eventi realizzati dalla ‘ndrangheta che hanno colpito aziende del territorio comasco, la presidente Ricci ha letto una breve memoria di una vittima di racket, che ha preferito mantenere l’anonimato, su consiglio dei legali che lo aiutarono a superare quel difficile momento. Nella lettera ha espresso concetti forti come quello di denunciare perché le forze dell’ordine ci sono e fanno tutto ciò che possono, di non “cedere” mai, neanche una volta a richieste non consone ad un sano rapporto commerciale e personale perché sarebbe la dimostrazione di debolezza che questi delinquenti cercano per cominciare con gli “atti di forza” ma soprattutto di non restare soli e di non pensare che “certe cose a noi non succederanno mai”.

Si torna pertanto al punto iniziale, evidenziato da tutti i partecipanti nel corso dell’incontro, di “Fare rete” affinché si continui a promuovere e a sensibilizzare a uno sviluppo imprenditoriale sano e legale, più difficile ma più sicuro perché questa è la condizione indispensabile della competizione commerciale.

(foto: un momento dell’incontro)

25072022

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