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SARONNO – LOMAZZO – Dopo l’esondazione del fiume Seveso nella città di Milano nelle ultime ore si sono accesi i riflettori sulle aree di laminazione di Lomazzo “un’opera pilota additata come un modello da estendere a tutti i corsi d’acqua a rischio di esondazione”.

Partito da un servizio del TgR Lombardia ed approdato poi su Rainews l’approfondimento di Silvia Zerilli con un sopralluogo nel Comasco.

QUI IL SERVIZIO

Nel servizio si parla non solo di come funzionano le vasche di laminazione ma anche di come l’intervento sia stato integrato nel paesaggio creano un contesto naturalistico interessante per flora, fauna e anche per la cittadinanza di tutto il comprensorio.

“Le aree di laminazione di Lomazzo proteggono la città di Saronno, in particolare la zona dell’ospedale, e l’abitato di Rho, dalle esondazioni del torrente Lura – spiegano dal comune di Lomazzo che hanno condiviso il servizio – che nei decenni scorsi avevano causato ingenti danni. Il servizio del TGR presenta il funzionamento idraulico delle opere di laminazione plaude alla riuscita tecnica dell’intervento di Lomazzo, ma anche al riuscito inserimento dell’opera nel contesto naturalistico, frutto di una lavoro di affinamento che ha portato ad un progetto perfettamente inserito nel contesto naturale della Valle”.

Del resto i dati, forniti in diverse occasioni da ilSaronno, parlano chiaro sull’essenzialità dell’intervento per evitare le esondazioni del torrente Lura una volta frequenti a Saronno e a Caronno o ormai completamente sparite.


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