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SARONNO – “Non basta aspettare e sperare nei temporali, per il torrente Lura va fatto qualcosa di concreto, e va fatto presto”: la nuova, improvvisa secca del torrente Lura, che ha sorpreso ed ucciso tanti pesci nel tratto saronnese del corso d’acqua, mentre altri sono rimasti intrappolato nella piccola pozza sotto il ponticello di via Tommaseo, ha riportato d’attualità un problema che si era altre volte manifestato nelle scorse estati.
“Diciamo che questo genere di secche sono una caratteristica degli ultimi anni, in precedenza non si erano mai verificate o erano rarissime – sottolinea Alberto Paleardi, già rappresentante saronnese nel Consorzio Parco Lura e che negli anni ha seguito la bonifica del torrente – Le cause non sono state mai spiegate con chiarezza, quel che sappiamo però è che qualcosa si può fare per evitarle ed evitare che mettano a repentaglio i delicati equilibri ecologici del torrente”.

Prosegue Paleardi: “Studi anche relativamente recenti hanno evidenziato che in alcuni punto il letto del torrente non è più impermeabile, quando resta poca acqua, finisce per filtrare nel sottosuolo. Bisogna quindi intervenire dove è necessario, e forse si potrebbe agire anche attraverso le vasche di laminazione realizzate a Lomazzo: visto che all’occorrenza vengono alimentare anche da acqua di prima falda, quando nel torrente ne resta troppo poco, si dovrebbe “pomparne” un po’ di più per evitare che Saronno resti senza”.

(foto: Alberto Paleardi nel torrente Lura in secca)

23082021

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