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MOZZATE – “I nostri coinquilini che si trovano in casa al momento dell’incendio sono ancora all’ospedale e noi siamo costretti a vivere in auto. Abbiamo perso tutti i nostri effetti personali e la casa e nessuno ci ha dato aiuto malgrado le dichiarazione fatte alla stampa e in tv”.

E’ amareggiato Barek Lamsattaf quando racconta la difficile situazione in cui si trova a vivere da martedì scorso quando si è verificato un violento incendio nella sua abitazione a Mozzate. Adesso ha con sè il documento che sequestro dell’appartamento dove ora non può entrare: “E del resto nella mia camera e in quella di mio cugino è bruciato tutto”. Mostra i video sul telefonino dove si vedono cumuli di materiale annerito e bruciato: “Non c’è più nulla”. L’incendio è scoppiato proprio nel loro appartamento, al piano terra di via Castiglioni, mentre gli altri due coinquilini cucinavano loro. Sono un 54enne e un 24enne che hanno riportato gravi ustioni per le quali sono ancora ricoverati mentre una mamma con il bimbo neonato sono stati accompagnati fuori con un altro anziano residente dal palazzo in fiamme dai vigili del fuoco. “Io ero al lavoro e quando sono tornato ho trovato i pompieri e tutta la casa bruciata”.

QUI LA CRONACA DELL’INCENDIO

Il 33enne chiede un aiuto per trovare una nuova sistemazione: “Siamo in regola e lavoriamo a Novedrate come carrozzieri. Dopo l’incendio abbiamo sentito le autorità dire che ci sarebbe stato un aiuto ma al momento non abbiamo ricevuto nessun sostegno, ne pratico ne burocratico, per superare questo difficile momento”.


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