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SOLARO – Orti biologici a scuola. Si tratta di un progetto didattico inclusivo che coinvolge 15 ragazzi fragili della scuola secondaria di primo grado Pirandello di Solaro. Il significato della didattica inclusiva è da ricercare nella sfera educativa e sociale partendo dall’integrazione fino ad arrivare ad una reale inclusione degli alunni fragili in un contesto partecipativo e collaborativo. Un progetto che coinvolge più docenti e materie differenti per un’esperienza di concreta laboratorialità. Questo permette di sostenere lo sviluppo di competenze trasversali e di relazioni, e contemporaneamente, di creare condizioni e situazioni di concreta condivisione. Dopo una parte didattica in aula nei mesi invernali è iniziata in occasione della giornata della terra la fase laboratoriale. A causa della pandemia e della necessità di favorire il distanziamento il progetto, ideato dalla scuola, è stato pensato in vaschette singole: è stata messa a disposizione di ogni ragazzo una vaschetta nella quale curerà tre piantine a scelta e continuerà il lavoro anche durante l’estate. L’assessorato all’Educazione ha accolto favorevolmente l’iniziativa e ha fornito alla scuola il materiale necessario per renderla possibile concretamente. Un progetto che ha riscosso successo tra i ragazzi e che desidera crescere portando alla creazione di un “orto didattico” nella scuola secondaria di primo grado Pirandello.

Monica Beretta, assessore comunale all’Educazione: “Possiamo dire che questo è solo un assaggio di quello che ci piacerebbe, in collaborazione con la scuola, realizzare dal prossimo anno, ovvero la creazione di un orto didattico nell’area della nostra scuola secondaria. Sappiamo che esistono dei bandi di Regione Lombardia e cercheremo di partecipare per ottenere fondi utili a sostenere l’attività che pensiamo possa essere davvero interessante per i ragazzi oltre che un modo per imparare a prendersi cura di qualcosa ed apprendere conoscenze che poi possano essere utili nella vita”.

Christian Talpo, assessore comunale alle Politiche agricole: “Da assessore alle Politiche Agricole penso che iniziative di questo genere siano sempre le benvenute. Come comune non possiamo che sostenerle e dare il massimo affinché le giovani generazioni scoprano o riscoprano il piacere del veder nascere i frutti della terra. A tal proposito stiamo pensando a delle iniziative anche per la cittadinanza, con delle mini-lezioni e dei laboratori per mostrare le buone pratiche delle colture da vaso ed in piccoli appezzamenti”.


01052021

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