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CARONNO PERTUSELLA – La prima puntata della Abc Xmas edition, la nuova rubrica natalizia de IlSaronno in compagnia di dei sindaci del circondario, ha visto come primo ospite Marco Giudici, il sindaco di Caronno Pertusella. Si tratta di un riepilogo dell’anno appena trascorso, un bilancio finale di questo difficile 2020, ma anche per sbirciare verso progetti futuri e sull’anno a venire.

Non si può che partire dall’emergenza sanitaria che ha reso il 2020 un anno difficile per tutte le comunità. Forse nel Saronnese quella di Caronno è stata tra quelle messe più in difficoltà per il focolaio sviluppato nella prima ondata. Com’è andata?

Siamo partiti con il piede sbagliato: c’è stata molta preoccupazione, abbiamo creduto in un particolare inasprimento della pandemia nella nostra città. Ma così non è stato: i dati dei contagi sono, poi, andati allineandosi con tutte le altre località del circondario. Abbiamo avuto, purtroppo, 15 decessi, ma siamo rientrati nella media provinciale.
Nella seconda ondata, invece, siamo ancora in linea con i dati provinciali – ma questo non è positivo, dato che la provincia di Varese è stata forse la più colpita in Lombardia. Questa seconda ondata ha contato 23 decessi in questa seconda fase della pandemia.
Dobbiamo cambiare i nostri stili di vita ed essere più responsabili.
Consentimi una nota polemica: eravamo pronti con la protezione civile e i medici di base per iniziare i vaccini anti-influenzali; sconfortante vedere arrivare solo la metà delle dose necessarie.

Quali pensi saranno le conseguenze a lungo termine di questa emergenza per la comunità?

Cambieranno le percezioni: daremo peso a ciò che più ha peso, cambierà il modo di lavorare, vivere gli affetti.
Come amministrazione, sin dall’inizio abbiamo costituito l’unità di crisi locale: ci sono rappresentanti della protezione civile, con l’associazione che collaborano con l’amministrazione nel fornire servizi. Ci incontriamo periodicamente per lavorare insieme e stare vicini alla cittadinanza con sostegno alimentare, sostegno per il pagamento dell’affitto, sostegno psicologico.

Sei sindaco a fine mandato; ci fai un bilancio di quest’esperienza a livello personale e come squadra della maggioranza… sei pronto per il secondo mandato?

Vediamo. Per via del Covid mancheranno sei mesi al voto. Per lavorare insieme serve sinergia, assenza di tensioni; sono condizioni preliminari per fare il sindaco. Se faremo alleanze, sarà con queste premesse.
In questi cinque anni mi sono reso conto che il risultato comporta solo una minima parte dell’impegno impiegato – ma non ero impreparato. Noi abbiamo iniziato con l’illuminazione pubblica a led sul territorio comunale, abbiamo ragionato sulla riqualifica delle aree e passaggi pedonali, abbiamo lavorato ad un nuovo piano del traffico. Abbiamo già finanziato molte opere e chi subentrerà avrà il compito di realizzare.
A ogni amministrazione capita di avere problemi, ricorsi – penso al caso della scuola Sant’Alessandro. Quando c’è un errore bisogna trovare una soluzione.

Caronno ha conquistato il premio di comune riciclone; è un tema che vi ha visto sempre in prima linea, penso all’isola del riuso. Sono scelte che “pagano”?

C’è molta richiesta. Da una parte c’è una esigenza di tipo ambientale, dall’altro un risvolto sociale: i cittadini che non si trovano in condizioni economiche felici trovano un posto dove poter trovare materiale utile a prezzi irrisori. Sono contento, il nostro comune dal 2016 ad oggi viene dichiarato “comune riciclone”. E’ una sensibilità che abbiamo ereditato dalla scorsa legislatura con un nuovo sistema di raccolta, ancora criticato da chi non ha capito l’iniziativa, che punta a sensibilizzare sin dalle scuole.

L’impegno verso l’ospedale di Saronno, tema verso cui hai sempre mostrato vivido interesse, continuerà?

Non solo continuerà, ma ho anche avuto modo di parlarne con il sindaco di Saronno – molto sensibile al tema. Il tavolo dei sindaci ha dato i suoi frutti, sebbene gli incontri si siano fermati. Hanno dichiarato nuove assunzioni e nuovi finanziamenti che non sono arrivati – mancano medici, è un problema che viene da lontano. Dovremmo essere uniti, in questo momento di emergenza, difficile per tutti, non fare polemiche – sebbene ci siano questioni di difficile digestione. Quando l’emergenza rientrerà, una discussione sull’ospedale di Saronno sarà opportuna. 

Cosa mettesti sotto l’albero di natale dei caronnesi oltre agli auguri?

Tutti i sindaci stanno aspettando che questa pandemia finisca. Mancano gli abbracci, gli affetti. Auguro che il prossimo anno porti la salute, che nessuno resti a casa. Auguro che non ci siano casi di disperazione. Si calcola che il 25% dei posti di lavoro non saranno più possibile: occorre impiegare tutte le risorse perché l’economia possa riprendere.
Ho una preoccupazione: tutti parlano di come spendere. Gli aiuti, però, non sono infiniti; i soldi che ci sono vanno spesi bene. L’augurio è che si mettano in campo aiuti perché nessuno rimanga indietro e si possa riprendere una vita sociale, economica. Siamo in una depressione anche sociale. Bisogna uscirne il prima possibile.

(in foto: il sindaco di Caronno Pertusella, Marco Giudici, intervistato dalla direttrice Sara Giudici)

22122020

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