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CISLAGO – Si è emozionato Gianluigi Cartabia quando ieri mattina ha presentato l’intervento realizzato nella biblioteca comunale cittadina.

Cartabia si è dimesso venerdì mattina con una lettera pacata ma schietta dalla carica di sindaco di Cislago. Per 20 giorni continuerà però a guidare la città prima dell’arrivo del commissario prefettizio.

Ieri, primo giorno del suo countdown ha organizzato una presentazione, ovviamente nel rispetto di tutte le norme anticovid, dei lavori fatti in biblioteca che si trova ora in Villa Isacchi con ingresso dal civico 106 di via Magenta. Ad accompagarlo il vicesindaco Luca Dosso e l’assessore all’Istruzione Deborah Patti.

Il punto di partenza dell’intervento è stato lo spostamento del centro prelievi nella precendente sede della biblioteca in modo a lasciare due piani da usare per i libri e per gli spazi di consultazione, prestito e lettura. Non c’è stata una chiusura del servizio che si è spostato durante la realizzazione del cantiere tra il primo e il secondo piano in base alla realizzazione dei lavori. L’intervento, che si è concluso nei tempi previsto, ha avuto un costo di 450 mila euro a cui si sono aggiunti di 50 mila euro recuperati dall’avanzo di amministrazione e utilizzati per l’acquisto degli arredi. Il risultato sono due piani con scaffali e sale per lo studio di universitari, bimbi e ragazzi già attrezzate anche col wi-fi. Non solo al primo piano gli scaffali sono mobili in modo da creare uno spazio per la presentazione di libri o laboratori per i più piccoli. Gli spazi sono luminosi ed accoglienti con il valore aggiunto del piccolo cortile esterno che sarà completamente rinnovato in modo da essere pronto per la bella stagione e poter essere sfruttato dagli utenti.

“E’ un intervento di cui sono molto orgoglioso – spiega Cartabia – In questi 4 anni ho seguito tutti i cantieri comunali ma questo l’ho seguito in ogni sua fase. Si può dire che io sia venuto sul posto quotidianamente”. Non solo a breve gli operai potrebbero tornare a mettersi all’opera nel complesso storico: “Abbiamo – conclude il sindaco dimissionario – anche posto le base per la riqualificazione della parte nobile di Villa Isacchi”.






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