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CARONNO PERTUSELLA – Si può parlare di un’odissea per raccontare quanto accaduto ad una bambina di un anno e mezzo di Caronno per eseguire il tampone di verifica dopo che la sezione dell’asilo che frequenta è stata messa in quarantena.

La storia comincia il 14 novembre, quando arriva ai genitori la comunicazione di Ats Insubria per la quarantena obbligatoria in seguito ad un caso accertato nello stesso gruppo classe. L’ultimo contatto con il compagno risutlato positivo risaliva al 12 novembre. Il 17 i genitori riescono ad avere la convocazione per il tampone naso faringeo antigenico, da eseguire al punto di Varese, al parcheggio dell’università in via Monte Generoso. Per accedere è sufficiente cliccare su un banner nel testo della mail e confermare. L’appuntamento è per il 21 novembre alle 9, a distanza di nove giorni dall’ultimo contatto e sette dall’inizio della quarantena. «Ovviamente abbiamo cliccato sul link per confermare l’appuntamento di sabato mattina – raccontano i genitori -, ma quando siamo arrivati a Varese il punto tamponi indicato era chiuso. Abbiamo contattato i numeri verdi indicati, ma, nonostante vari tentativi, non ha mai risposto nessuno perché “gli operatori sono tutti occupati”.

Alla fine ci siamo messi in contatto con il sindaco dal quale abbiamo saputo che hanno sbagliato data e luogo dell’appuntamento. Ci chiediamo come sia possibile sbagliarlo, ma ancora di più ci chiediamo come sia stato possibile che la nuova convocazione, con un nuovo appuntamento, sia nello stesso luogo che sabato era sbagliato e chiuso». Il nuovo appuntamento era lunedì 23 alle 9. «Ma noi, tra quarantene e tutto il resto, abbiamo finito i permessi e le ferie e non potevamo assentarci nuovamente dal lavoro. Nostra figlia tornerà all’asilo al termine del periodo di isolamento obbligatorio». Ieri mattina la famiglia ha ricevuto una risposta al reclamo inoltrato ad Ats Insubria con un numero di telefono dedicato: “Ci hanno riferito che si è trattato di una dimenticanza e si sono scusati; c’erano pochi appuntamenti ed hanno chiuso il centro tamponi. Al di là del periodo di quarantena obbligatorio che ovviamente stiamo seguendo e che scade dopo 14 giorni, fortunatamente nostra figlia non ha sintomi e sta bene, ma ogni genitore si preoccupa e vorrebbe sapere”.

24112020

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