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ORIGGIO – Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Daniele Ceolin circa il dibattito che ha visto al centro la ex Novartis nelle ultime settimane.

In quest’ultimo periodo c’è stata agitazione e preoccupazione riguardo le sorti di un’area che ha contraddistinto il nostro territorio e di cui noi tutti abbiamo memoria, l’area ex Novartis, ex ciba.

“L’azienda – continua – ha chiuso la filiale e si è trasferita, vendendo ad un’immobiliare il lotto. Alcune considerazioni:

1.Sembra che attualmente non vi sono certezze e progetti per l’area solo voci ed ipotesi.

2. Stiamo parlando di una proprietà privata termine spesso antipatico ad alcuni nostalgici “bolscevichi”.

3.Salvo cambiamenti legislativi le logistiche non sono vietate sul territorio nazionale, anzi sono diventate ormai uno dei settori economici più importanti nel mondo, viste anche le abitudini della popolazione che si avvicinano sempre di più al commercio elettronico online.

4.Trovo personalmente difficile credere ad un abbattimento delle strutture presenti nell’area per costruire altro…

5.Ricordo che il nostro territorio presenta altre situazioni di logistica e/o magazzini, anche di famose aziende, con seguente ingombro della viabilità da parte di mezzi pesanti ed altri veicoli, ma nessuno ha mai fatto nulla, o si è preventivamente allarmato come ora…

6.Preciso che sono situazioni che creano posti di lavoro, magari non interessando solo Origgio ma anche i comuni limitrofi.

7.Stiamo inoltre vedendo ed abbiamo avuto prova anche in passato di come i vari comitati che dicono “no”, abbiano avuto come unico fine il “congelamento” del territorio, rimanendo fermi al “paese delle oche”, perdendo così importanti occasioni di sviluppo residenziale, commerciale ed industriale…

8.Le 180 adesioni dichiarate risultano essere “pochine” visto che la maggiore forza trainante è l’opposizione di sinistra locale…

Concludo dicendo che ho notato con piacere che ci sia stata da parte dell’amministrazione comunale la disponibilità ad un consiglio comunale aperto, con la partecipazione dei sindaci dei comuni limitrofi, invito però a non farsi illusioni, poiché anche dalla situazione attuale si nota come ognuno tenda ad occuparsi sempre del proprio “orticello” senza badare a quello che succede ai vicini, come purtroppo egoisticamente è giusto che sia così.

Sempre felice d’essere smentito ho espresso un parere sulla situazione.”

(foto d’archivio)

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