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GERENZANO – Riceviamo e pubblichiamo (con un pizzico di ritardo di cui ci scusiamo con l’interessatoe e i lettori) l’intervento di Andrea Fermata di Fratelli d’Italia.

“Anche il nostro Paese come altri sta vivendo un altro difficile momento e la proposta di Fratelli d’Italia che chiede da tempo il blocco navale ha sempre più ragion d’essere soprattutto per evitare che il Mediterraneo diventi una delle fosse comuni più grandi del secondo dopo guerra.

La chiusura dei confini nazionali, non solo quelli marittimi, ma anche i confini terrestri e dell’aria avrebbero pro tempore un significato politico e una logica sul piano pandemico (leggasi vaccini), in quanto la popolazione italiana, quella che risiede nella nostra amatissima Repubblica, in un breve tempo potrebbe ritornare a vivere i ristori, quindi bar e ristoranti, programmare le vacanze nella nostra bellissima Italia e di conseguenza, immettere liquidità nel sistema, aiutando motu proprio la nostra economia.

Con i confini chiusi gli eventuali focolai potrebbero e dovrebbero essere sotto una lente più attenta di controllo; non stiamo inventando niente di nuovo in quanto Paesi democratici come l’Australia, ad esempio, sta seguendo questo percorso politico che l’ha portato oggi ad avere i tutti i confini nazionali chiusi, eccetto rarissime eccezioni, ormai da un anno. Il risultato è il controllo pandemico sia per diffusione che per numero di casi. Tanto è vero che hanno trascorso un’estate degna del suo nome; il focolaio di questi giorni a Brisbane, stiamo parlando di 11 persone positive su più di 1 milione di abitanti, è affrontato con un lockdown (serio e rigido e senza i colori del semaforo) preventivo di 3 giorni, dando il tempo alle strutture socio sanitarie di verificare l’andamento pandemico. Tutto questo è per dire che non è possibile continuare in questa direzione senza una scelta forte, anche perché abbiamo degli esempi banalissimi che ci fanno capire quanto la situazione sia fuori controllo:”ma come è possibile che in Italia possano arrivare dall’estero, regolarmente e via aria, con la regola delle 120 ore, passeggeri ai quali non è neanche chiesto di presentare un test negativo all’arrivo e che nella maggior parte dei casi non gli viene neanche chiesto di mostrare il biglietto cartaceo per dimostrare l’effettiva ripartenza?”

Le stesse persone che arrivano da noi per lasciare il nostro territorio italiano e per imbarcarsi e tornare a casa loro devono presentare un test negativo ai banchi di accettazione altrimenti non partono perché il loro Paese non li vuole, se non in sicurezza.

Capiamo quanto è aberrante questo tipo di politica che non è pro italiani? A molti verrà di dire che questa è una politica di destra, anche, ma già nel 1972 Indira Gandhi dichiarava in un’intervista a una famosa giornalista italiana che “oggi (1972) i concetti di destra e di sinistra sono superati, oggi bisogna fare il bene della propria popolazione, del proprio Paese”, quindi oggi un’azione, un’idea o una proposta sensata deve essere intesa per il bene generale comune del popolo, si del popolo italiano.
Alla fine però penso che è meglio tenere aperti i confini italiani così qualcuno dei nostri politici può continuare ad andare e ritornare senza nessun tipo di problema; per noi rimane la speranza che prima o si decida di prendere la residenza in un altro Paese, nel frattempo chiudiamo in nostri confini.

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