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GERENZANO – Il vicesindaco, ed assessore comunale alla polizia locale, Pierangelo Borghi risponde a Fratelli d’Italia, dopo i dubbi sollevati sulla “sicurezza” in paese.

Sbagliate le politiche in tema di sicurezza?

“Ancora un atto di violenza” è l’esordio della dichiarazione di Fratelli d’Italia come se Gerenzano fosse un luogo di abituale e quotidiana violenza. Una brutta immagine del nostro paese che, prima come gerenzanesi e poi come amministratori, respingiamo con tutta l’indignazione del caso. Gerenzano non è quello che Fratelli d’Italia continuamente descrivono. Un atto di violenza da condannare senza se e senza ma, ben lontano da responsabilità ascrivibili all’amministrazione comunale o alla sua politica in tema di sicurezza. Immediatamente ci sfiora questo pensiero: se i protagonisti di questo atto di violenza cominciato, sembrerebbe, in stazione, anziché scappare verso Gerenzano fossero scappati verso Turate la politica gerenzanese in tema di sicurezza sarebbe stata efficace?

Ma anche questa considerazione: se avessimo avuto 20 vigili in servizio come avrebbero potuto prevedere e reprime un atto scaturito probabilmente senza alcuna premeditazione? E’ ora di smetterla di prendere in giro i cittadini con false aspettative e promesse insostenibili ma soprattutto è ora di smetterla con questa politica fatta di interventi di “sciacallaggio” solo per apparire “migliori” degli altri. Gerenzano non è un paese violento ne, tantomeno, lo sono i suoi cittadini. Basta solo ricordare che per risalire ad un vero caso di violenza, che non smetteremo mai di condannare, occorre ritornare con la memoria all’aprile del 2015. Di certo non è la presenza della polizia locale che previene questo tipo di crimine.

Sul tema della polizia locale, del suo ruolo e di quello che l’Amministrazione comunale può fare in tema di assunzioni abbiamo già ampiamente spiegato come stanno le cose. Parlare di sicurezza è sempre una buona cosa ma, per farlo con credibilità, occorre farlo con competenza. A questo punto riteniamo necessario fare alcune domande a coloro che si ritengono valida alternativa di governo del nostro paese, sperando di avere le risposte mai ricevute in passato per altri temi:

1) avete mai chiesto, ai vostri compagni di banco della locale Lega Nord, come mai a Uboldo c’è la caserma dei carabinieri, così come a Cislago (dove all’epoca era assessore ai lavori pubblici un certo Borghi Pierangelo…… coincidenza?), mentre a Gerenzano ne siamo sprovvisti?

2) avete mai chiesto come mai i vostri compagni di banco si sono permessi il “lusso” di pagare, dopo un contenzioso, l’onorario per il progetto della nuova caserma, mai realizzata, che giace impolverato nell’archivio comunale?

3) quale è il piano di assunzioni degli agenti di polizia locale di Fratelli d’Italia e la sostenibilità normativa ed economica che ne consentono l’attuazione nell’immediato futuro? (Ricordiamo che l’anno prossimo ci sono le elezioni comunali… non tra vent’anni)

4) quali dovrebbero essere le mansioni della polizia locale in relazione ad una nuova politica sulla sicurezza?

5) quali sono i compiti dell’ufficio di polizia locale e le attuali competenze?

In attesa delle risposte, le sole che possono dare credibilità a chi propone un dibattito sulla sicurezza, continuiamo la nostra opera di amministratori con un nuovo tavolo di lavoro con il vicino Comune di Uboldo per organizzare un servizio di polizia locale condiviso e più efficace di quello che attualmente è possibile offrire.

L’assessore alla polizia locale, Pierangelo Borghi

14122021

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