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GERENZANO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Cristiano Borghi consigliere comunale di opposizione Centrodestra Gerenzano.

“Con il bilancio consuntivo del 2022, discusso nell’ultimo consiglio comunale di circa 15 giorni fa, possiamo certificare, dati alla mano, il misero fallimento delle scelte politiche portate avanti in questi anni dalla maggioranza che governa il nostro paese, in primis lo spostamento della sede della farmacia comunale dal centro storico a dove è situata oggi, in via I Maggio.

Con questa scelta, oltre alla drastica riduzione dei tanti servizi che la nostra farmacia effettuava con le amministrazioni targate Lega Nord, si è andati contro a tutte quelle regole, comprese quelle non scritte, che normano il commercio a cui anche una qualsiasi farmacia si deve attenere, rinunciando ad una posizione ritenuta assolutamente strategica, alla qualità dei servizi offerti e soprattutto alla fedeltà del cliente.

Tant’è che nel 2019 abbiamo avuto un utile di 100.909 euro e un fatturato di 1.330.000 euro circa, mentre nel 2022 l’utile è stato di soli 8.663 euro e il fatturato di euro 822.000 circa, con una perdita del fatturato di quasi il 40% e un decremento dell’utile superiore al 90%; dati che fanno venire i brividi francamente e che senza una legge straordinaria che permetta la sospensione degli ammortamenti per l’anno 2022, un escamotage mai avvenuto negli anni precedenti, ci sarebbe stato un risultato di esercizio addirittura negativo, di circa 6000 euro.

Solo oggi possiamo fare un confronto oggettivo tra il bilancio del 2019 non condizionato da eventi esterni (vedi COVID) e quello del 2022, in quanto la farmacia comunale ha svolto la propria attività nella sede attuale per un anno intero, il 2022 appunto.

Quello che l’amministrazione comunale evita accuratamente di dire è che, oltre a questo escamotage valido solo per il 2022, il bilancio di previsione del 2022 prevedeva un utile di 3500 euro, inserendo gli ammortamenti. Una previsione assolutamente sbagliata, in quanto in quel bilancio erano contabilizzati anche gli ammortamenti di circa 14.000 euro, che vanno inseriti nelle spese di esercizio che avrebbe portato ad un bilancio assolutamente in rosso.

Ma come dice il proverbio, “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”, in quanto l’unica forza di opposizione competente e preparata, presente in consiglio comunale, ha smascherato l’inganno e soprattutto smascherato l’escamotage che ha permesso di avere un bilancio ancora di poco positivo, seppur molto lontano dalle 100.909 di utile del 2019.

Ricordiamo come l’utile sia importante per l’amministrazione comunale, in quanto il 50% va a sostegno dei servizi sociali, che quindi nell’anno corrente non potranno purtroppo usufruire di questi soldi. Un danno per tutta la cittadinanza, soprattutto i più deboli e bisognosi di aiuto.

Di fronte a questi numeri, sostenere, come ha fatto la maggioranza consiliare, che il vecchio Cda della nostra farmacia comunale abbia lavorato bene, vuol dire innanzitutto prendere in giro i gerenzanesi.

Per tutto quanto detto finora, stiamo valutando, attraverso uno studio legale, se esiste un danno erariale al comune, per tutte queste scelte politiche scellerate, per poi fare denuncia agli enti preposti.

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