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GERENZANO – Il leghista Cristiano Borghi l’aveva definito sostanzialmente un “flop”, il vicesindaco ed assessore alla polizia locale Pierangelo Borghi (della lista di maggioranza Insieme e libertà  per Gerenzano) lo difende: il riferimento va al sistema locale di videosorveglianza.

Ecco l’intervento del vicesindaco gerenzanese al riguardo.

Impianto di videosorveglianza: efficace, efficiente, moderno, e implementabile. Anche il Comune di Gerenzano, da alcuni anni, è dotato di impianto di videosorveglianza installato in alcuni punti strategici del territorio. Le telecamere, di ottima fattura, ed il sistema, tutto di marca “Avigilon” (gli intenditori sanno di cosa stiamo parlando) è stato posizionato dopo approfondito studio, depositato agli att. Se Cristiano Borghi li avesse letti, oggi non avrebbe dichiarato quanto ha scritto in proposito. 

Tutte le telecamere sono ad alta risoluzione (fino a 12 MP) con ampio angolo di ripresa e ottimo zoom. Il fatto che siano stati esaminati i filmati che non hanno dato risultati perché le infrazioni sono state commesse fuori dal campo delle telecamere significa solo che, con l’attuale numero di telecamere, non tutti gli angoli delle strade e delle piazze possono avere copertura. Rimane un fatto oggettivo: Gerenzano non diventerà mai “il grande fratello”. In questi giorni sono stati ultimati i lavori al cimitero comunale che hanno permesso l’installazione di 7 telecamere ad alta definizione che, a breve, saranno integrate nel sistema di videosorveglianza installato nel comando della polizia locale, questo grazie ad un sistema moderno ed implementabile. Ulteriori telecamere sono previste nei parchi pubblici e sono oggetto di un appalto in corso di affidamento relativo al sistema della pubblica illuminazione.

Due note finali:

  • il Comune di Gerenzano non ha perso alcun ricorso al Tar, come già ampiamente documentato anche in consiglio comunale;

– alla fine dell’anno 2004, l’allora amministrazione leghista installava il primo impianto di videosorveglianza, che non ha mai funzionato, e abbandonato solo pochi anni dopo. Nel 2018 il Comune ha partecipato ad un bando per il rifacimento dell’impianto di videosorveglianza (non finanziato). Curiosa è la dichiarazione dell’assessore alla sicurezza dell’epoca: “Le telecamere hanno un tempo di usura e il costo di manutenzione era troppo alto: tenendo conto che oramai erano anche tecnologicamente obsolete, decidemmo di cambiarle partecipando a una gara indetta dal Ministero dell’interno nel 2009. Nonostante fosse riconosciuta la bontà del progetto, il finanziamento non arrivo” Un tale Cristiano Borghi. L’intera vicenda si commenta da sola!

L’assessore alla polizia locale

Pierangelo Borghi

(foto archivio)

16042021

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